Da pagina 19 di LIBERO di oggi 19/03/2014 riportiamo l'articolo di Gianandrea Gaiani "Inneggiano a Hitler e odiano i gay I nazi che piacciono a Bruxelles" sulla presenza di neonazisti, antisemiti ed omofobi nel governo ucraino.
Ecco il testo:
Gianandrea Gaiani
Ucraina, manifestazione del partito nazionalista 'Svoboda'
Chi l'avrebbe mai detto che avremmo visto l'Unione Europea affrettarsi a riconoscere e finanziarecon 11 miliardi di (nostri) euro un governo ucraino imposto "dalla piazza" ecomposto da ministri che si richiamano apertamente all'ideologia nazista? Un'Europa sempre pronta a censurare atteggiamenti discriminatori e razzisti che ha invece garantito al governo ucraino un rapidissimo e incondizionato processo di associazione all'Unione. Ve le ricordate le preoccupazioni dei partner europei per le "derive fasciste" quando in Italia vinceva le elezioni il centrodestra con Alleanza Nazionale e Lega Nord? Ve lo ricordate Elio Di Rupo che nel 1994, quando era vice premier belga, si rifiutò di stringere la mano a Pinuccio Tatarella, ministro del primo governo Berlusconi, perché esponente di un partito ex fascista? O che è premier, il socialista gay dichiarato Di Rupo stringerà la mano ai tanti ministri ucraini di area neonazista? Quell'Europa che storce il naso davanti ai greci di Alba Dorata o al governo ungherese guidato dal partito di centrodestra Fide-sz di Viktor Orbán, è tutta baci e abbracci con Svoboda (costituito 23 anni or sono col nome più esplicito di "Partito Nazionale e Sociale dell'Ucraina") e altri movimenti estremisti ben presenti nell'esecutivo di IGev. Il vicepremier del governo ad interim ucraino è Oleksandr Sych che, come ricorda Anna Mazzone su Panoramait, il 4 febbraio scorso affermò in Parlamento che «la dittatura fascista è il modo migliore per governare un Paese». Svoboda, che nel suo programma vuole vietare l'aborto anche in caso di gravidanze dovute a stupri, alle ultime elezioni ha ottenuto i110 per cento dei voti ed esprime oggi diverse chiave dell'esecutivo di Kiev. Incluso quello della Difesa, Igor Tenj ukh, che guida la mobi -litazione militare contro «l'invasione russa» e il Segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa, Andriy Parubiy, che sembra controllare la neocostituita Guardia Nazionale composta in buona parte dai "gruppi di autodifesa" formatisi durante la protesta del Maidan e che verrà impiegata per compiti di sicurezza, ordine pubblico controllo delle frontiere e antiterrorismo. Svoboda esprime anche i ministri dell'Ambiente (Andriy Mokhnik), dell'Agricoltura (Igor Shvajka) e della pubblica istruzione (Sergej Kvit). Incarichi che non sembrano suscitare allarmi in Europa benché nel programma del partito figurino il bando dei partiti comunisti, lo sviluppo di un arsenale nucleare e l'obbligo di indicare sui documenti l'appartenenza etnica e religiosa Però vuole anche l'adesione dell'Ucraina a Nato e Ue, sarà per quello che in Occidente nessuno rifiuta di stringere la mano ai suoi esponenti. Neppure a Ihor Miroshnychenko, deputato al Parlamento di Kiev per il quale «l'omosessualità sarà bandita perché è una malattia che aiuta a diffondere l'Aids»? Il «rivoluzionano» ucraino deve essere più simpatico di Carlo Giovanardi considerato che non risultano proteste delle organizzazioni per i diritti dei gay davanti alla sede della Commissione Europea. Come ricorda Franco Fracassi in un documentato articolo sul sito Megachip, nel libro "Nazionalsocialismo" Miroshnychenk illustra l'ideologia di Svoboda includendo tra i riferimenti Joseph Goebbels. Non c'è da stupirsi che il Centro Simon Wiesenthal ha definito Svoboda «uno dei cinque partiti più antisemiti del pianeta» ma a quanto pare a Bruxelles (e a Berlino, grande sponsor della "rivoluzione" ucraina) non se ne sono accorti. Che dire poi di Dmitri Iarosh, leader dei neonazisti del "Pravij sektor" che si è candidato a presidente della Repubblica e non ha mai lesinato le lodi ai camerati greci di "Alba Dorata"? Tutti amici dell'Europa e della Nato a quanto sembra, anche i militanti nazionalisti e antisemiti di Una-Unso, acronimo di "Assemblea nazionale ucraina-Auto difesa del popolo ucraino", movimento che ha che inviò volontari a combattere i russi in Cecenia e oggi rappresentato nel governo ucraino da Dimitri Bulatov, ministro della Gioventù e dello Sport.
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