" Di barche, missili, ex modelle, ministre e Militia "
commento di Deborah Fait
Deborah Fait
Sono passati alcuni giorni da quando Israele ha intercettato e fermato un apparentemente innocente cargo risultato essere strapieno di missili, proiettili da mortaio, centinaia di migliaia (400.000) di pallottole, una santabarbara, un ben di Dio, anzi del demonio, destinato a Gaza per colpire a morte Israele. Il mondo ha dato la notizia, en passant, senza interesse, così, per un breve dovere di cronaca, meglio non fare troppa pubblicità a una cosa che, dopo tutto, riguarda solo Israele e la sua sicurezza. Quindi chissenefrega! Non provochiamo l’Iran!
L’Occidente, grazie a Obama, ha fatto quello che in psicanalisi si chiama transfert, cioè quel meccanismo mentale che tende a proiettare su qualcuno o qualcosa i propri sentimenti e le proprie emozioni. Per il mondo occidentale i “qualcuno” sono due, il primo sono i palestinesi o palestinisti che dir si voglia, vecchio grande amore di un’Europa profondamente antisemita. Il secondo è l’Iran di cui ormai dicono tutti un gran bene, di cui Obama si è innamorato riconoscendo in Rohani una specie di santo islamico, moderato e giusto.
Che mandi armi e soldi a gruppi di terroristi come Hamas e Hezbollah, che impicchi decine di persone al mese, che continui a minacciare il mondo con il nucleare, che sia peggio e di gran lunga più ipocrita di Ahmadinejad, non ha nessuna importanza.
Il transfert è avvenuto e sarà duro a morire. Ne abbiamo avuti di esempi nella storia moderna, personaggi abominevoli osannati e letteralmente adorati dalle masse e da Capi di stato, quindi non mi meraviglierei se prima o poi qualcuno proponesse gli ayatollah per il Nobel per la Pace. A Stoccolma hanno appena fatto il nome di Putin e, a dire la verità, niente più mi stupisce dopo l’assegnazione del Nobel per la Pace a uno dei peggiori criminali del 20* secolo, assassino e terrorista, corrotto, responsabile della morte di migliaia di ebrei, mi riferisco, per chi non lo avesse capito, a Yasser Arafat .
La morale in uso di questi tempi arriverebbe a proporre per il Nobel per la Pace anche Hitler . Non saprei con quale motivazione, del resto non ne esisteva una nemmeno per Arafat se non la simpatia innata per gli “ammazzaebrei”.
Tornando a bomba, letteralmente, i 40 missili sequestrati sulla Klos-C, nave iraniana intercettata dalla Marina di Israele nel Mar Rosso, al largo di Port Sudan, hanno una gittata di 160 km , quindi mezza Israele poteva essere colpita a morte, l’altra mezza, sotto il tiro dei dei missili in mano a Hezbollah, altrettanto.
Bibi Netanyahu
Ma in Israele siamo tranquilli, non abbiamo paura e non risulti strano, siamo stravaccinati contro la paura anche se
la nuvola nera dell’Iran, con l’appoggio di tutto il mondo occidentale, incombe su Israele e ne vuole l’annientamento.
Benyamin Netanyahu ha definito “irresponsabile” il silenzio dei ”Grandi” del mondo occidentale. Ha invitato la Ashton, recatasi in visita a Teheran per altri motivi, di chiedere spiegazioni.
“Se non ha chiesto il motivo per cui l’Iran manda armi ai terroristi, io le chiedo :Perché non lo ha fatto?”
Il motivo è semplice, elementare: La Ashton , col capo coperto da un velo per rispetto agli ayatollah terroristi, oltre a essere un’incapace venuta dal nulla e messa a ricoprire quel posto di alta responsabilità grazie alla potenza del marito , Peter Kellner, presidente della YouGov, società tanto importante da influenzare le scelte di alcuni governi e l’economia di molti paesi, vive un romanzo d’amore con i paesi islamici e arabi. Questo la porta ad essere ostile col Paese che l’Islam odia e solidale con chi le è utile e la foraggia.
E Obama? Ha detto qualcosa il buon Barak Hussein Obama? No dal momento che anche lui è in pieno flirt con tutto quello che sa di Allah e Maometto.
“Incoscienti” ha tuonato Netanyahu!
Si, incoscienti! Masochisti incoscienti!
La verità è che Israele è l’unico Paese che difende l’Occidente, la verità è che Obama è un inetto che ha acceso la miccia che ha messo il MO a ferro e fuoco fino ad annegare i paesi arabi nel sangue delle loro “primavere”.
A proposito di donne occidentali “importanti”, velate davanti ai preti iraniani, mi viene in mente Emma Bonino ora sostituita da Federica Mogherini che , secondo Giancarlo Perna del Giornale, ci fa pensare, con preoccupazione , di essere caduti dalla padella (Bonino) nella brace (Mogherini).
Sembra ( e non ho motivo di dubitare delle parole del giornalista), che la Mogherini sia ( o sia stata) grande ammiratrice di Arafat, che l’Islam le sia entrato nella pelle, che sia convinta della giustezza del terrorismo, che abbia definito i missili di Hezbollah contro Israele “razzi dimostrativi e artigianali”, e che sia, infine, molto molto molto di sinistra, conditio sine qua non per detestare Israele e il sionismo.
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=253&sez=120&id=52697
Non fasciamoci la testa prima di romperla, aspettiamo di avere le prove di un’eventuale politica ostile e speriamo in Renzi che si è sempre proclamato amico di Israele.
Staremo a vedere e che Dio ce la mandi buona.
Rosa Schiano a Gaza, attivista pro-Hamas
Chi invece mi sento di condannare, o almeno di criticare, o almeno di non provare simpatia nei suoi confronti è Rosa Schiano, bellissima donna che voleva fare la modella. Purtroppo per noi le è andata male ed è diventata fotoreporter , non solo , è diventata fotoreporter pacifista ed è corsa a sostituire il defunto Vittorio Arrigoni, torturato e impiccato dal palestinesi di Gaza che lui tanto amava e coi quali condivideva l’odio per Israele. Questo però non è bastato a salvargli la vita nel momento in cui i suoi adorati amici hanno avuto il sospetto della sua omosessualità.
Rosa Schiano vive e lavora a Gaza, in una recente foto fa il segno della vittoria, sorridente in mezzo a terroristi palestinesi armati fino ai denti....da brava pacifista..... pacifinta....pacifondaia...Boh, a scelta.
https://www.facebook.com/notes/fulvio-del-deo/chi-%C3%A8-rosa-schiano/277379265750327
Le domande che mi pongo sono sincere, dettate solo da curiosità:
Cosa porta una persona “normale” a vivere in mezzo a gruppi di barbari terroristi, assassini senza scrupoli e senza coscienza?
Cosa porta una una persona tanto altruista da rinunciare alla propria vita comoda per dedicarsi agli altri, a unirsi a gruppi di assassini?
Cosa le fa scegliere l’orrore del terrorismo anziché andare a dare una mano ai profughi siriani, ai derelitti dell’Africa, alle donne e alle bambine violate in Afghanistan, alle donne impiccate in Iran, agli omosessuali impiccati in Iran,a i bambini di tre anni costretti a spaccare pietre in India?
Quale è il motivo?
Perché per certe persone l’unica meta è Gaza dove nessuno muore di fame,dove nessuno muore di sete, dove c’è ricchezza per chi ha soldi come in tutte le dittature?
Quale è il motivo che fa scartare a queste persone “altruiste” decine di paesi in cui c’è un immenso, disperato bisogno di aiuto, in favore di un gruppo di assassini il cui unico sogno è ammazzare ebrei e eliminare Israele ?
Non lo so, anzi dico una bugia, lo so benissimo, queste persone non hanno nessun tipo di altruismo, sono semplicemente affette dal solito morbo che ognuno di voi è padrone di chiamare come vuole: odio per Israele, odio per il sionismo, odio per gli ebrei. Il morbo è sempre l’odio, quell’odio che fa di Israele l’ossessione di una vita.
Di molte vite.
Altra spiegazione non c’e: Gaza non è occupata, Gaza non è povera, Gaza è una fornace di odio e violenza, un immenso magazzino di missili a corta, media e lunga gittata che regolarmente lancia contro Israele.
Lungi da me il desiderio di offendere chicchessia ma sono profondamente convinta che chiunque stia visceralmente dalla parte dei palestinesi, sia esso il droghiere sotto casa, sia l’attivista pacifista, sia il cattolico o l’ateo, sia il comunista o il fascista, non lo fa per amore o per altruismo o per un ingiusto,ridicolo, immotivato senso di giustizia ma semplicemente per odio. Il grande, immenso, malato, inconsulto e eterno odio per gli ebrei.
Riccardo Pacifici
Vorrei concludere mandando la mia solidarietà a Riccardo Pacifici, minacciato durante il processo contro Militia, il gruppo di estrema destra reo di reiterate aggressioni e minacce alla comunità ebraica di Roma.
Stefano Schiavulli, militante di Militia, al termine della deposizione di Pacifici si è rivolto a lui dicendo ripetutamente e ad alta voce “Ci vediamo presto”. Pacifici è stato più volte minacciato di morte e, mesi fa, si è visto recapitate a casa una testa di maiale da aggiungere alle tre mandate all’Ambasciata di Israele, alla Sinagoga di Roma e al Museo ebraico di Roma.
Intervistato subito dopo le minacce di Schiavulli, Riccardo ha detto “Non abbiamo paura, dalla Shoah è nato un nuovo Popolo ebraico”.
L’odio dell’estrema destra romana per Pacifici è di antica data, risale agli anni 90 quando i neonazisti, autori di centinaia di stelle gialle dipinte su altrettanti negozi di Roma, accompagnate da scritte “fuori i sionisti dall’Italia- Morte agli ebrei”, scapparono a gambe levate, gridando “ahio mamma” alla vista di un gruppo di giovani ebrei molto arrabbiati pronti ad affrontarli.
“Dalla Shoah è nato un nuovo Popolo ebraico” ha detto Riccardo a testa alta e noi tutti, a testa alta, guardiamo il nemico dritto negli occhi, non abbiamo paura, non siamo più soli e inermi in balia dei barbari che ci vogliono morti.
Loro hanno solo la loro ossessione.
Noi abbiamo Israele!
Deborah Fait