IC aveva denunciato nei giorni scorsi il vergognoso rapporto di Amnesty contro Israele
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=222&sez=120&id=52600
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=52611
Pubblichiamo la lettera di Rita Martelli, lettrice di IC, con la risposta di Amnesty che rivela tutta l'ostilità dell'organizzazione contro Israele e il suo sbilanciamento a favore dei Paesi islamici:
Mi meraviglia che un organo che si dice internazionale veda in una unica direzione, una maggiore obiettività e meno antisemitismo sarebbe più consona ad un organo come il Vostro. Leggo spesso cose non giuste sull'esercito Israeliano e su Israele, che è l'unico paese democratico e attento alla vita in mezzo a terroristi guerrafondai che ne vogliono solo la distruzione. Possibile che non condannate mai Siria, Libano, Iran, Arabia Saudita, senza considerare quello che succede in Africa e da altre parti del mondo? Siete ciechi e sordi da una parte sola? Non darò mai più un euro alla vostra organizzazione
Rita Martelli
La risposta di AMNESTY:
Gentile Signora Rita Martelli,
grazie per l'attenzione dimostrata nei confronti di Amnesty International e del lavoro che svolgiamo ogni giorno in tutto il mondo. Le scrivo in merito alla sua email di qualche giorno fa sul rapporto pubblicato da Amnesty International sull'uso eccessivo della forza da parte delle forze di polizia e militari israeliane, Ovviamente siamo dispiaciuti che abbia preso la decisione di non dedicare più tempo, attenzione e denaro ad Amnesty International. Senza la pretesa di volerLa convincere a cambiare idea, vorrei però farLe avere qualche informazione in più e darLe ulteriori informazioni:
1. Il rapporto si basa su ricerche e analisi effettuate da Amnesty International dopo che le Nazioni Unite hanno registrato, nel 2013, un numero di civili palestinesi uccisi doppio rispetto al totale del 2012 e 2011. Tali ricerche e analisi hanno portato la nostra organizzazione a concludere che in buona parte dei casi si è trattato di uso eccessivo della forza e, in alcuni, persino di omicidio intenzionale. Commentando in modo franco ma certamente più informato e rispettoso il nostro rapporto, l'IDF (l'esercito israeliano) non ha smentito l'aumento del numero di morti attribuendolo all'aumento delle manifestazioni. Occorrerebbe capire perché aumentano le manifestazioni ma questo scambio è un segno di dialogo tra posizioni distanti, ma sempre un dialogo.
2. Sui paesi islamici, c'è una nutrita documentazione a Sua disposizione sul sito www.amnesty.it : dai crimini commessi dai gruppi armati qaedisti in Siria, fino alla persecuzione dei cristiani nel nord della Nigeria, passando per tutte le monarchie del Golfo fino alle centinaia di esecuzioni l'anno in Iran e alle frustate contro le donne in Sudan, posso assicurarLe che non ci sfugge niente.
3. Diffondendo il rapporto su Israele, abbiamo menzionato anche il rapporto sulle pesanti limitazioni alla libertà d'espressione e di manifestazione che i palestinesi subiscono ad opera delle autorità di Ramallah. Per non parlare delle violazioni che la popolazione civile palestinese subisce ad opera delle autorità di Gaza e, naturalmente, delle conseguenze dell'illegale, irresponsabile e criminale lancio di migliaia di razzi negli ultimi anni contro la popolazione civile israeliana. Ciò, proprio per tutelare l'obiettività e l'imparzialità che Lei rileva siano state perdute a causa del rapporto in questione. Spero che questa mia email le sia di aiuto per chiarire la posizione di Amnesty International sulla questione da lei sollevata. Ringraziandola ancora una volta per l'attenzione che dimostra nei confronti del nostro lavoro, le auguro un buon fine settimana.
Un caro saluto,
Silvia Romeo
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