Mi meraviglio che la Redazione di Informazione Corretta si scandalizzi tanto per l'attività di disinformazione svolta dall'inviato della RAI in Medio Oriente, Filippo Landi. La RAI Radiotelevisione Italiana del Servizio Pubblico ha una grande tradizione al riguardo (e non solo!). La Redazione si è dimenticata di coloro che hanno preceduto Filippo Landi nell'arte della disinformazione: Paolo Longo, Ferdinando Pellegrini, Marc Innaro, Gerardo Greco, Lilli Gruber e il famigerato Riccardo Cristiano, attuale corrispondente RAI presso il Vaticano, quello del linciaggio di Ramallah? Nei riguardi del conflitto mediorientale, un'intera generazione di giovani italiani ha conosciuto Israele attraverso la disinformazione della RAI, che in quanto a faziosità, omissioni, falsità e manipolazioni ha superato perfino Radio Praga, di antica memoria! Non bisogna meravigliarsi, quindi, se purtroppo tanti giovani in Italia sono così ostili allo Stato d'Israele.
Aldo Vagata
Non ci stupiamo nè ci scandalizziamo, la lista dei giornalisti diffamatori di Israele ci è ben nota, protestiamo perchè dopo la parentesi Pagliara la Rai è tornata ad essere quel letamaio che era prima. Ma la Rai riflette le istituzioni italiane, in primo luogo i partiti. Se oggi nessun partito protesta contro la disinformazione che arriva da Israele grazie a Filippo Landi, dobbiamo gridare forte che chi tace è doppiamente colpevole. E già che ci siamo, aggiungiamo anche la comunità di origine italiana in Israele, che cosa aspetta a far sentire la propria voce ?
IC redazione