La sofferenza insegna ed Israele ha capito che se nessuno vuole morire per Gerusalemme l'unica cosa giusta da fare è proseguire nella strada fin qui intrapresa: rafforzarsi militarmente, potenziare la tecnologia difensiva (Iron Dome, Trophy ecc.) sviluppare la massima flessibilità nei rapporti diplomatici. E, per finire, tenere a bada "l'amico" americano, che dagli amici mi guardi Idd-o che ai nemici ci penso io.
Luigi Mis
E' la linea di Bibi Netanyahu, saggia ma inflessibile per quanto riguarda la sicurezza. IC redazione