Andrea Jarach
Editore, Casa editrice Proedi

Settimana bollente per il mondo intero. Le crisi si accavallano l'una sull'altra e viste dal nostro angolo sembrano tutte toccare gli ebrei. In Ukraina non si riesce a capire se gli avvenimenti in corso in queste ore saranno più dannosi a causa del nuovo governo o per la reazione del vecchio. L'Agenzia Ebraica e' mobilitata per scongiurare eventuali pogrom e facilitare l'emigrazione verso Israele. Qualcuno vede la piazza preda dei neonazisti, altri vedono una liberazione per gli ebrei l'affermarsi di un nuovo governo meno filo russo.
Ma ciò che sconvolge e' il fatto che, nel settantesimo anniversario dello sterminio industriale degli ebrei europei, si debba ancora pensare agli ebrei in pericolo in quanto tali. Conforta però sapere che oggi c'è Israele e la pronta risposta dell'Agenzia Ebraica ci offre conferma che tutti i nostri sforzi per appoggiare questo Paese sono ricompensati.
Era già avvenuto nel 2008 in Georgia. Una guerra dalla quale molti ebrei dovettero fuggire e trovarono in Israele aiuto e accoglienza.
Da noi in Italia e' tornata in circolazione una pagina del sito "Radio Islam" nella quale per dimostrare che i media italiani sono nelle mani degli ebrei, si pubblica un lungo elenco dei nomi (che include parecchi deceduti e moltissimi non ebrei) di addetti ai lavori definiti di religione ebraica o addirittura "agenti segreti" di Israele.
Personalmente non ritengo tanto preoccupante questa operazione, che si squalifica da sola, quanto l'associazione automatica banche - finanza - causa di tutti i mali (che l'inconscio associa subito a ebrei) che ritroviamo in in tutti i talk show e i commenti populisti dei media.
Vigilerei molto su questo aspetto prima di ritrovarci in casa una situazione sgradevole di antisemitismo aperto.

Questa settimana e' nata una pagina di Facebook che, in italiano, si propone espressamente di combattere il movimento BDS (boicottaggio, disinvestimento, sanzioni) in poche ore ci sono stati 5000 contatti e più di 250 "iscrizioni" vi invito fin da ora a collegarvi su Facebook con "scegli la giustizia, ferma il boicottaggio" e mettere il vostro "mi piace", renderete così più solida l'azione volta a far trionfare il buon senso sull'ignoranza di chi in malafede pensa di aiutare la pace in medio oriente attraverso la morte di Israele
www.facebook.com/controilboicottaggio.