Anelka antisemita come il suo amico Dieudonné cronaca di Stefano Boldrini con titolazione disinformante
Testata: La Gazzetta dello Sport Data: 28 febbraio 2014 Pagina: 21 Autore: Stefano Boldrini Titolo: «Stangata Anelka: 5 turni. Ma non c'è antisemitismo»
Riportiamo dalla GAZZETTA dello SPORT di oggi, 28/02/2014, a pag. 21, l'articolo di Stefano Boldrini dal titolo "Stangata Anelka: 5 turni. Ma non c'è antisemitismo".
Dieudonné con Anelka Andrea Monti
L'articolo è corretto, tutt'altro il titolo "Stangata Anelka: 5 turni. Ma non c'è antisemitismo". Invitiamo i nostri lettori a scrivere ad Andrea Monti, direttore della Gazzetta dello Sport, un quotidiano che abitualmente - a differenza degli altri sportivi - è sempre molto attento alla relazione esistente tra il fanatismo che qualifica, purtroppo, molti aspetti dello sport e la rivendicazione del rispetto dei diritti umani e civili di tutti. Un titolo come questo non è appropriato.
Ecco il pezzo:
LONDRA — Non è antisemita, ma ha offeso la sensibilità ebraica, danneggiato la reputazione del suo club e deve essere rieducato. Tradotto: cinque giornate di squalifica e 96 mila euro di multa per Nicolas Anelka, il centravanti francese del West Bromwich Albion, 34 anni, condannato per il gesto della «quenelle», una specie di saluto nazista rovesciato che l'ex attaccante di Chelsea, Arsenal, Psg, Real Madrid, Manchester City, Fenerbahçe, Bolton, Shanghai Shenhua e Juventus ha esibito per festeggiare un gol segnato al West Ham il 28 dicembre 2013. Anelka dovrà sostenere anche le spese processuali. Il francese aveva infatti chiesto e ottenuto di essere ascoltato da una commissione della Football Association. Le audizioni, durate due giorni, si sono svolte nel Growe Hotel, a un passo da Londra, sede dei ritiri della nazionale inglese. Le motivezionl La squalifica non scatta subito. Anelka riceverà entro giovedì prossimo le motivazioni della sentenza e a quel punto deciderà se ricorrere in appello o accettare il verdetto. Lo stop partirà eventualmente dall'8 marzo, ma il WBA ha sospeso il giocatore in attesa della conclusione della vicenda e ha annunciato un'inchiesta interna. Ad Anelka è stato proibito anche di rilasciare dichiarazioni. Nelle 48 ore di audizioni, Anelka ha ribadito di aver fatto la «quenelle» per sostenere un suo amico, il comico francese Dieudonne M'Bala M'Bala, e che il gesto, nel suo intento, voleva essere antisistema. La commissione, composta da tre giuristi, è arrivata alla conclusione che Anelka non è antisemita e questo spiega la sanzione minima secondo le nuove norme antidiscriminazione della Football Associa-tion, ma che l'azione del giocatore ha in ogni caso «causato offesa, in particolare alla comunità ebraica, oltre ad aver danneggiato la reputazione del club». Per questa ragione, ad Anelka è stato imposto di partecipare ad un corso di istruzione obbligatoria. oondoo La vicenda, esplosa alla fine dello scorso anno, ha scatenato in Inghilterra le reazioni delle organizzazioni antirazziste. Dieudonné M'Bala M'Bala è un personaggio discutibile. Islamista radicale, nei suoi spettacoli è stato spesso provocatorio nei confronti degli ebrei, ai limiti dell'offesa. In Francia, le autorità vogliono vietare gli show di M'Bala M'Bala, fotografato più volte con il suo amico Anelka proprio mentre esibivano il gesto della «quenelle».
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