Come la lettrice che sottolinea l'emozione per avere rivisto Exodus, oanch'io mi sono emozionato. Anch'io ho visto - come del resto nel film Dossier Odessa - che veniva evidenziato il ruolo degli ex nazisti a sostegno degli arabi. E aggiungo che nel film il personaggio interpretato da Paul Newman e gli altri si definivano "palestinesi". Il vero popolo palestinese e' costituito dagli siraeliani, il resto e' invenzione post 1967, come dimostra il prof. Ugo Volli nei suoi articoli. Infatti il film, ambientato negli anni 1946 e 1947, e' del 1960.
Shalom da Israele (dove sono ora)
Enrico Richetti
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Concordo pienamente , Exodus e' un grande film ,che aiuta a capire anche l'origine dei tanti problemi irrisolti attuali. Due osservazioni :
1) nel film l'ebreo che , proveniente da Haifa , amministra il campo che a Cipro accoglie i profughi che arrivano dall'Europa ( e dai lager nazisti ) viene chiamato dai militari inglesi '' palestinese'' perchè proveniente dall'area chiamata da secoli Palestina. Non c'era ancora stata , al tempo del film , l'appropriazione del termine da parte di Arafat , su suggerimento del KGB.
2) la mamma che , nel film dice a Paul Newman che non scendera' dalla nave ma piuttosto morira' col suo bambino e' una cantante israeliana degli anni 70 Esther Ofarim. Suggerisco a chi non la conosce di ascoltare le sue canzoni prese dalla tradizione ebraica, Yiddish ed a volte anche neroamericana e perfino italiana. Ha una voce , a mio avviso straordinaria. Per restare in tema di cinema ,infine, suggerisco di guardare il film '' i leoni della guerra ''. Difficile da vedere ( c'e' la censura del .... politically correct ) ma e' una perfetta ricostruzione del raid di Entebbe.
dan
Condividiamo tutte le osservazioni, in modo particolare quella riferita al 'furto' della parola Palestina, che aveva sempre contraddistinto gli ebrei, almeno dall'800 in poi, fino agli anni'60, per poi passare agli arabi, che di palestinese non meritavano certo di ereditare nemmo la denominazione.
IC redazione