domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
26.02.2014 Afghanistan: l'ultimatum di Obama a Karzai
servirà a qualcosa ? Commento di Paolo Mastrolilli

Testata: La Stampa
Data: 26 febbraio 2014
Pagina: 14
Autore: Paolo Mastrolilli
Titolo: «Da Obama ultimatum a Karzai»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 26/02/2014, a pag. 14, l'articolo di Paolo Mastrolilli dal titolo "Da Obama ultimatum a Karzai".


Paolo Mastrolilli
     Hamid Karzai con Barack Obama

Se il governo afghano non firmerà in fretta l’accordo bilaterale di sicurezza con Washington, per lasciare una presenza Usa dopo il ritiro di quest’anno, gli Usa sono pronti ad abbandonare il paese. È l’ultimatum che il presidente Obama ha lanciato ieri al collega Hamid Karzai, durante una telefonata che la Casa Bianca ha riportato con toni inusualmente schietti. Gli Usa hanno deciso da tempo di ritirare le truppe da Kabul entro la fine del 2014, ma nello stesso tempo vorrebbero lasciare un piccolo contingente internazionale, di cui farebbero parte anche alcuni militari italiani, per continuare l’addestramento delle forze di sicurezza locali e proseguire la caccia mirata alle cellule di al Qaeda che cercassero di ristabilire le loro basi nel paese. Per condurre questa operazione, però, è necessario un accordo con il governo locale, che dia protezione giuridica ai soldati rimasti sul terreno. Questo protocollo si chiama Bilateral Security Agreement, e gli americani lo stanno negoziando da mesi con Karzai. Che però, si rifiuta di firmarlo, perché spera di avere ancora influenza sulle prossime presidenziali. Il Pentagono intanto ha preparato i piani per il dopo ritiro, che sono stati presentati alla Casa Bianca: vanno dall’opzione minima, preferita dai politici, che lascerebbe sul terreno 3.000 soldati fra Kabul e la base di Bagram, a quella massima di 10.000 uomini, preferita dai generali. L’esecuzione di questi piani però è ferma, perché manca l’accordo con Karzai. Ieri perciò Obama lo ha chiamato, e la stessa Casa Bianca ha descritto in maniera molto franca la telefonata: «Riguardo al Bilateral Security Agreement, il presidente Obama ha detto a presidente Karzai che avendo lui dimostrato di non essere orientato a firmarlo, gli Usa si stanno muovendo verso addizionali piani contingenti. Nello specifico, il presidente ha chiesto al Pentagono di assicurare che abbia adeguati piani per ottenere un ritiro ordinato entro fine dell’anno, se gli Usa non dovessero lasciare alcun reparto in Afghanistan dopo il 2014». La preferenza di Washington sarebbe avere l’accordo, magari da firmare più tardi col nuovo leader , ma questo ritardo complicherebbe l’operazione e ridurrebbe la sua portata, mettendo quindi a rischio la sicurezza dell’Afghanistan.

Per inviare la propria opinione alla Stampa, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT