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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
23.02.2014 Israel Zangwill e l'arte sottile dello scrocco
Commento di Daria Gorodisky

Testata: Corriere della Sera
Data: 23 febbraio 2014
Pagina: 13
Autore: Daria Gorodisky
Titolo: «Israel Zangwill e l'arte sottile dello scrocco»

Riprendiamo da LETTURA/CORRIERE della SERA di oggi, 23/02/2014, a pag.13, il commento di Daria Gorodisky dal titolo " Israel Zangwill e l'arte sottile dello scrocco". L'editore Guanda ha appena ripubblicato " Racconti del Ghetto"

Centocinquanta anni fa nasceva a Londra da una famiglia povera di immigrati russi Israel Zangwill, il più attento e divertente narratore del mondo ebraico dell'East End londinese a cavallo fra il XIX e il XX secolo. La sua cifra di scrittore mette insieme cronaca, humour, satira sociale, passione politica, acume oratorio, modernità, brillantezza, sentimento, grande cultura, raffinata comprensione della psiche umana (il figlio Oliver Louis sarà un influente professore di psicologia a Cambridge fino al 1987).
II successo arriva subito quando, a 28 anni, stampa la prima raccolta di racconti Children of the Ghetto, tradotto in tutto il mondo ma purtroppo mai integralmente in italiano. Mentre è ben conosciuto anche da noi il romanzo capolavoro di umorismo ebraico Il re degli schnorrer (Marietti). Che cos'è uno schnorrer? Complessa parola yiddish di difficile traduzione, indica un appartenente alla mitica categoria comica degli artisti dello scrocco; però attenzione: qui si intende chi scrocca senza mai mendicare ma usando l'ingegno, chi lo fa non per sopravvivere bensì per vivere con la grandiosità che un animo aristocratico esige!. Zangwill è autore molto prolifico. Scrive diverse raccolte di short stories, testi teatrali, il diario di viaggio Italian Fantasies, saggi, articoli, ritratti di figure storiche caratterizzate come lui dal dualismo fra tradizione ebraica e richiami dell'ambiente esterno: da Benjamin Disraeli a Heinrich Heine, da Ferdinand Lassalle a Baruch Spinoza.
Inoltre Zangwill è grande inventore letterario, perché gli si deve — oltre all'espressione ormai internazionale melting pot — il primo vero esempio di giallo «della camera chiusa», dove un delitto viene commesso appunto in un luogo inaccessibile: è Il grande mistero di Bow (riproposto da Polillo). Geniale, arguto, Zangwill partecipa attivamente alle grandi battaglie ideali della sua epoca (lui morirà nel 1926) sostenendo il suffragio femminile e il pacifismo. E restando sempre a fianco del suo popolo. È stato lui a dire che, se gli ebrei non ci fossero, andrebbero inventati «ad uso dei politici» in quanto «causa garantita di ogni male». E, se a «ebrei» si aggiunge «Israele», il sarcasmo zangwilliano non potrebbe essere più attuale.

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