Italia-Israele, cooperazione economica con la joint venture Prima Vera e Tadiran per dare energia agli ospedali d'Israele. Cronaca di Enrico Netti
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 17 febbraio 2014 Pagina: 20 Autore: Enrico Netti Titolo: «Efficienza italiana per dare energia agli ospedali d'Israele»
Riportiamo dal SOLE 24 ORE di oggi, 17/02/2014, a pag. 20, l'articolo di Enrico Netti dal titolo "Efficienza italiana per dare energia agli ospedali d'Israele".
L'appuntamento è per il 20 marzo. Entro quella data la joint venture tra la milanese Prima Vera e il gruppo israeliano Tadiran presenterà il progetto per la gestione e l'efficientamento energetico di undici ospedali in Israele. Una gara in cui la joint venture paritetica si misurerà con tre o quattro competitor per aggiudicarsi un contratto da circa 68o milioni di euro distribuiti nell'arco di 17 anni. In autunno si saprà il nome dell'impresavincente. «Tadiran ci ha scelti come partner tecnologici, per le nostre competenze e il livello di specializzazione nell'ottimizzazione del fabbisogno energetico - spiega Domenico Catanese, presidente dell'azienda-. Per Prima Vera questa opportunità rappresenta il primo passo del suo processo d'internazionalizzazione». L'obiettivo del Governo israeliano è di tagliare i consumi energetici delle proprie strutture, partendo dagli ospedali. In questo piano di ottimizzazione energetica sono richiesti le capacità d'investimento e innovazione e la garanzia di riuscire a raggiungere i risparmi energetici indicati. «Da parte nostra forniremo il modello organizzativo, la capacità e il know how necessario per valutare le ricadute degli interventi di efficientamento». Il partner israeliano avrà la responsabilità della parte energetica, oltre alla gestione diretta degli impianti. La spesa energetica sarà certificata e il fornitore del servizio dovrà migliorare la quota di risparmio per migliorare i propri margini. Un quinto dei risparmi ottenuti andrà alle stesse strutture ospedaliere. Il cuore della soluzione che sarà utilizzata nasce nel centro di ricerca e sviluppo di Prima Vera: è un modello predittivo dei consumi, «un modello matematico interamente studiato e realizzato in Italia». In caso di vittoria i primi sei mesi di attività serviranno per certificare il livello di spesa storica. I successivi sei per progettare effettivamente gli interventi proposti in fase di gara. Nel secondo anno saranno effettuati gli interventi sugli impianti e le altre opere e potrebbero esserci positive ricadute per il made in Italy. «Non ci sono preclusioni all'impiego di tecnologie e macchinari italiani» sottolinea Catanese. Oltre a Israele, la prossima tappa dell'internazionalizzazione della joint venture guarderà al mercato russo. «Abbiamo avviato colloqui con investitori locali che vogliono operare nel rinnovamento delle reti termiche urbane e nel teleriscaldamento, alimentato anche da fonti alternative». E nella seconda metà dell'anno Catanese punterà al mercato nordamericano, per l'efficientamento energetico non solo delle strutture sanitarie ma anche delle grandi catene alberghiere.
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