Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Siria: fallita la conferenza di pace Analisi di Guido Olimpio
Testata: Corriere della Sera Data: 16 febbraio 2014 Pagina: 10 Autore: Guido Olimpio Titolo: «Siria, fallita la conferenza di pace. Ai ribelli forniti missili antiaerei»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 16/02/2014, a pag.10, con il titolo "Siria, fallita la conferenza di pace. Ai ribelli forniti missili antiaerei" il commento di Guido Olimpio.
Guido Olimpio
WASHINGTON — Nel giorno in cui il mediatore Onu Lakhdar Brahimi certifica il fallimento dei negoziati sulla Siria si aprono nuovi scenari di guerra. E non potrebbe essere diversamente in un conflitto in fase di stallo e costato 140 mila vittime. Brahimi, dopo aver chiesto «scusa» al popolo siriano, ha confermato che i colloqui opposizione-regime in Svizzera non hanno prodotto risultati. C’è l’impegno a rivedersi, ma non si sa quando. Promesse vaghe mentre Damasco strangola, in modo metodico, la popolazione che si è ribellata. E dunque non è una sorpresa se i Paesi del Golfo, in coordinamento con gli Usa, provano a cambiare le carte. Con una mossa significativa e anche rischiosa: forniranno in quantità missili antiaerei portatili cinesi e sistemi anticarro russi agli insorti in Siria. Il piano, rivelato dal Wall Street Journal , prevede: 1) I missili, stoccati da tempo in Giordania e Turchia, passeranno nelle mani dei ribelli. Si tratta di sistemi FN6 cinesi (antiaerei), già comparsi in piccole quote in passato. 2) Il materiale dovrebbe essere affidato a «brigate» considerate fidate e non attestate su posizioni estremiste. 3) Gli Usa pagheranno gli stipendi per un buon numero di insorti: già versati 3 milioni di dollari. 4) Gli oppositori dovrebbero lanciare un’offensiva nel sud (Deraa) e poi liberare i quartieri meridionali di Damasco. L’arrivo delle armi coincide con un altro sviluppo importante e strettamente connesso. Ben 49 gruppi della resistenza hanno creato il «Fronte Meridionale», sigla che risponde agli ordini di Bashar al Zoubi e dovrebbe contare su diverse migliaia di uomini. La nuova formazione agirà in stretto coordinamento con un centro operativo creato da tempo in Giordania. Si tratta di una «war room» composta da rappresentanti di 11 Paesi, tra questi Usa, Francia e alcuni Stati del Golfo. Il territorio giordano è del resto una retrovia importante e ospita anche piccole unità delle forze speciali alleate. Una presenza favorita dal patto di ferro che lega il regno agli Usa: proprio ieri Obama ha incontrato in California il re Abdallah e i due hanno convenuto sulla necessità di esercitare «maggiori pressioni» su Assad. I missili fanno parte del pacchetto? Il Fronte Meridionale ha poi una seconda valenza. Creare una zona cuscinetto che protegga Giordania e Israele dalle infiltrazioni di nuclei jihadisti. Un’esigenza che si lega anche al timore che i sistemi anti-aerei finiscano nelle mani sbagliate. La Casa Bianca si è sempre opposta a questa opzione e l’approccio — scrive il Wsj — non è mutato. Ma ora gli americani lascerebbero fare ai servizi sauditi e giordani. Una scommessa che riporta alla memoria storie lontane e vicine. Durante l’invasione sovietica dell’Afghanistan la Cia, insieme ai sauditi, fornì ai mujaheddin i missili Stinger. In seguito l’intelligence ha speso denaro e sforzi per riacquistarli. Voleva evitare che fossero impiegati in attacchi terroristici. Schema che si è ripetuto dopo il saccheggio degli arsenali di Gheddafi. Vecchi Sam e moderni Igla sono stati rubati e rivenduti. Nel 2011 il prezzo di un missile sul mercato nero era sceso da 10 mila a 4 mila dollari. E alcuni sono stati comprati dai militanti islamisti nel Sinai. Ne hanno già sparato uno per abbattere un elicottero egiziano.
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