domenica 20 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
14.02.2014 Obama e la sua politica estera: un altro gran bel risultato
riavvicinamento Egitto-Russia. Commento di Viviana Mazza

Testata: Corriere della Sera
Data: 14 febbraio 2014
Pagina: 15
Autore: Viviana Mazza
Titolo: «Così Mosca approfitta delle tensioni Usa-Egitto»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 14/02/2014, a pag. 15, l'articolo di Viviana Mazza dal titolo "Così Mosca approfitta delle tensioni Usa-Egitto".


Viviana Mazza     Obama, al Sisi, Putin

Sia l'Egitto che la Russia hanno molto da guadagnare dalla stretta di mano di ieri tra il generale Abdel Fattah Al-Sisi e il presidente Putin. Il generale, giunto per negoziare un accordo da due miliardi di dollari per l'acquisto di armi russe, ha incassato l'appoggio del capo del Cremlino alla sua candidatura — non ancora ufficializzata — alle presidenziali di aprile in Egitto («So che avete deciso di correre perla presidenza. E una scelta responsabile», ha detto Putin, augurandogli «buona fortuna»). In questa sua prima visita all'estero dal rovesciamento del presidente islamico Mohammed Morsi a luglio, Al-Sisi lancia così un segnale agli americani, che hanno sospeso parzialmente l'assistenza militare all'Egitto, dimostrando di non aver problemi a trovare altri alleati. I fondi per l'acquisto di missili, caccia MiG-29, elicotteri e altre armi verranno forniti, secondo la stampa russa, dai sauditi e dagli Emirati. Da parte sua, Putin approfitta della tensione tra Il Cairo e Washington per ampliare la propria influenza in Medio Oriente, recuperando un vecchio alleato. Ai tempi della Guerra Fredda, Mosca e il Cairo avevano goduto di stretti rapporti politici e militari, sotto Nasser (peraltro in quegli anni molti egiziani andarono a studiare in università e scuole militari sovietiche: tra di essi Mubarak). Fu Anwar Sadat ad avvicinare l'Egitto agli Stati Uniti. Certo Washington non intende ora tagliare i rapporti con Il Cairo, avendo bisogno di un partner per la sicurezza regionale e la pace con Israele, ma cerca di mandare un messaggio di preoccupazione sul «nuovo corso»: il Congresso Usa ha chiesto riforme democratiche in cambio del ripristino degli aiuti per un miliardo e mezzo di dollari. Non aiuta che il giro di vite contro i Fratelli musulmani abbia colpito l'ambasciata americana del Cairo, con l'arresto di un dipendente accusato di «tenere i contatti» con il movimento islamico. Il calore del Cremlino mira a colmare questo vuoto. Senza mai nominare esplicitamente gli Usa, Putin ha criticato le loro interferenze negli affari interni degli altri Paesi (come già con la Siria e l'Ucraina). D'altra parte il leader russo e egiziano hanno molto in comune: un passato nell'intelligence, la «guerra al terrorismo» e l'odio per la Fratellanza musulmana.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT