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Il Foglio Rassegna Stampa
14.02.2014 10 motivi che spiegano per quale motivo è sbagliato boicottare Israele
commento di Alan Dershowitz

Testata: Il Foglio
Data: 14 febbraio 2014
Pagina: 7
Autore: Alan Dershowitz
Titolo: «Questo boicottaggio è immorale»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 14/02/2014, a pag. III, l'articolo di Alan Dershowitz dal titolo "Questo boicottaggio è immorale".


Alan Dershowitz

Essendo un convinto sostenitore della soluzione a due stati, e un critico delle politiche degli insediamenti di Israele, sono particolarmente scioccato dagli sforzi di imporre disinvestimenti, boicottaggi e sanzioni contro Israele, e solo contro Israele, dato che il movimento che promuove il Boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (da ora in poi abbreviato Bds, ndr) rende più difficile raggiungere una risoluzione pacifica del conflitto mediorientale, che richiede compromessi da ogni parte. Il movimento di Bds è altamente immorale, minaccia il processo di pace e scoraggia i palestinesi dall’accettare qualsiasi ragionevole proposta di pace. Ecco dieci motivi inconfutabili per i quali il movimento Bds è immorale e incompatibile con gli attuali sforzi di arrivare a un compromesso di pace.

1. Il movimento Bds impone immoralmente solo agli israeliani l’intera colpa dell’occupazione di Israele e della politica degli insediamenti. Rifiuta di riconoscere la realtà storica – in almeno tre occasioni Israele ha offerto di sospendere l’occupazione e in ciascuna di queste tre volte i leader palestinesi, sostenuti dal loro popolo, hanno rifiutato di accettare tali offerte. Nel 1967, ho avuto un piccolo ruolo nella preparazione della Risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu n. 242, che stabiliva la formula per mettere fine all’occupazione in cambio del riconoscimento del diritto di Israele a esistere in pace. Israele aveva accettato la risoluzione, mentre i palestinesi, così come le altre nazioni arabe, si sono riuniti a Khartoum e hanno emesso i famosi “tre no”: no alla pace, no al negoziato, no al riconoscimento. Non ci fu alcuno sforzo per il boicottaggio, per imporre sanzioni o disinvestimenti da parte di chi fra gli arabi diceva “no”. Nel 2000-2001, il primo ministro israeliano, il liberale Ehud Barak, assieme al presidente americano Bill Clinton, offrì ai palestinesi lo status di nazione, e la fine dell’occupazione. Yasser Arafat rifiutò quest’offerta – un rifiuto che molti leader arabi considerarono un crimine contro il popolo palestinese. Nel 2007, il primo ministro israeliano Ehud Olmert offrì ai palestinesi un accordo ancora migliore, un’offerta alla quale però essi non risposero. E anche allora non vi fu alcuna minaccia di Bds contro quelli che avevano rifiutato le offerte di pace di Israele. Ora ci sono in atto negoziazioni di pace nelle quali entrambe le parti stanno facendo offerte e imponendo condizioni: in queste circostanze è immorale dare la colpa esclusivamente a Israele, e dirigere il movimento Bds solo contro lo stato nazione del popolo ebreo, che ha per tre volte offerto di interrompere l’occupazione in cambio della pace.

2) L’attuale movimento Bds, specialmente in Europa e in alcuni campus universitari americani, dà più forza ai palestinesi per rifiutare le soluzioni di compromesso al conflitto. Alcuni fra i leader palestinesi mi hanno detto che più a lungo si opporranno alla pace, più potente diverrà il movimento Bds contro Israele. Quindi perché non aspettare che il Bds rafforzi le sue posizioni nella contrattazione, in modo da non dover scendere a compromessi, abbandonando il diritto al ritorno, accettando uno stato demilitarizzato e facendo altre concessioni che sono necessarie per raggiungere la pace ma che sono anche troppo difficili da accettare per alcuni palestinesi? Il movimento Bds sta effettivamente rendendo più difficile il raggiungimento di una soluzione pacifica.

3) Il movimento Bds è immorale perché i suoi leader non saranno mai soddisfatti dal tipo di soluzione a due stati che è accettabile per Israele. Molti dei suoi leader non credono nel concetto di Israele come stato nazione del popolo ebreo (il principale leader del movimento Bds, Omar Barghouti, ha ripetutamente espresso la sua opposizione al diritto di Israele di esistere come stato nazione del popolo ebreo persino all’interno dei confini del 1967). Alla fin fine, quindi, i leader del movimento Bds non si oppongono solo all’occupazione dei territori da parte di Israele e alla sua politica di insediamenti, ma all’esistenza stessa di Israele.

4) Il movimento Bds è immorale perché viola il principio fondante dei diritti umani, cioè “il peggio per primo”. Israele è fra le nazioni più libere e democratiche al mondo. E’ certamente la nazione più libera e più democratica in tutto il medio oriente. I suoi cittadini arabi godono di più diritti di qualsiasi altro arabo in qualsiasi altra parte del mondo. Lavorano alla Knesset, nel sistema giudiziario, nei servizi esteri, nel mondo dell’istruzione e in quello degli affari. Sono liberi di criticare Israele e di sostenere i suoi nemici. Le università israeliane sono focolai di retorica, patrocinio, persino di insegnamenti anti israeliani. Israele ha un record superbo per ciò che riguarda i diritti delle donne, i diritti dei gay, la difesa dell’ambiente e altri diritti che a malapena esistono in gran parte del resto del mondo. Inoltre, il modo in cui Israele riesce a evitare feriti fra i civili, mentre combatte nemici che nascondono i loro soldati proprio fra i civili, è senza paragoni nel mondo attuale. La situazione in Cisgiordania è ovviamente diversa a causa dell’occupazione, eppure persino gli arabi di Ramallah, Betlemme e Tulkarm hanno più diritti umani e politici della stragrande maggioranza degli arabi nel mondo d’oggi. Inoltre, chiunque – ebreo, musulmano o cristiano – sia insoddisfatto dalle azioni di Israele può esprimere il suo scontento nei tribunali e sui media, in patria e all’estero. Questa libertà non esiste in nessun paese arabo, e neppure in molti stati non arabi. Eppure Israele è l’unica nazione al mondo attualmente minacciata dal Bds. Quando una sanzione è diretta esclusivamente contro uno stato, che è anche uno stato con uno fra i migliori record in materia di diritti umani, e capita che tale stato sia anche lo stato del popolo ebraico, allora deve essere preso in considerazione qualche sospetto di estremismo.

 5) Il movimento Bds è immorale perché colpisce le persone sbagliate. Colpirebbe infatti i lavoratori palestinesi che perderebbero il loro lavoro in caso di sanzioni economiche dirette contro le aziende che li impiegano. Colpirebbe gli artisti e le accademie, molti dei quali sono le voci più forti a invocare la pace e la fine delle occupazioni. Colpirebbe coloro che sono malati in tutto il mondo, e che sarebbero invece aiutati dalla sanità israeliana e dalla collaborazione fra gli scienziati israeliani e altri scienziati. Colpirebbe l’industria tecnologica di tutto il mondo, dato che Israele contribuisce in modo enormemente maggiore di altri allo sviluppo delle tecnologie atte al miglioramento della vita.

6) Il movimento Bds è immorale perché incoraggerebbe l’Iran – il maggior finanziatore del terrorismo al mondo – a scatenare i suoi scagnozzi, come Hezbollah e Hamas, contro Israele, sperando che in caso di risposta israeliana agli attacchi aerei, la pressione in favore del movimento Bds contro Israele aumenterebbe, così come successe quando Israele rispose alle migliaia di razzi lanciati da Gaza nel 2008- 2009.

7) Il movimento Bds è immorale perché diverge l’attenzione del mondo da quelle che sono ingiustizie molto più gravi, inclusi i genocidi. Concentrandosi in modo sproporzionato su Israele, la comunità a favore dei diritti umani presta un’attenzione sproporzionatamente inferiore alle altre occupazioni, come quelle da parte di Cina, Russia e Turchia, e ad altri disastri umanitari come quelli che stanno avvenendo in Siria.

8) Il movimento Bds è immorale perché promuove false rappresentazioni dello stato nazione del popolo ebreo, esagera le sue pecche e di conseguenza promuove semplicemente il più vecchio pregiudizio del mondo – quello antisemita – solo in un’altra formula. Non sorprende quindi che il movimento Bds sia promosso su siti internet neonazisti, che negano l’Olocausto, o su altri siti in ogni modo apertamente antisemiti, o che sia promosso da alcuni fra i più famigerati hater al mondo, come David Duke.

9) Il movimento Bds è immorale perché riflette e incoraggia un doppio standard di giudizio e di risposta alla violazione dei diritti umani. Domandando di più a Israele, lo stato nazione del popolo ebreo, si aspetta di meno dagli altri stati, popoli, culture e religioni, reificando una sorta di razzismo coloniale e di estremismo inverso, che va a colpire le vittime di violazioni dei diritti umani inflitte da altri.

10) Il movimento Bds non raggiungerà mai i suoi scopi. Né il governo israeliano né il popolo israeliano capitoleranno mai ai metodi estorsivi impliciti al Bds. Non prenderanno, e non dovrebbero prendere, decisioni importanti riguardo la sicurezza nazionale e la sicurezza dei loro cittadini sulla base di minacce immorali. Inoltre, se Israele dovesse compromettere la propria sicurezza di fronte a tali minacce, si otterrebbero solo più guerre, più morti e più sofferenze. Tutte le persone rispettabili che cercano la pace in medio oriente dovrebbero unirsi nell’opposizione all’immorale movimento Bds. Usate le vostre voci per pretendere che sia il governo israeliano che l’Autorità palestinese accettino un compromesso di pace che assicuri la sicurezza di Israele e la fattibilità di uno stato palestinese pacifico e democratico. Il modo per raggiungere tale scopo non è attraverso immorali minacce estorsive che fanno più male che bene, è piuttosto attraverso il negoziato, il compromesso e la buona volontà.

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