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Provvisorio aforisma sull'antisemitismo 09/02/2014

 Sembra che affiori sempre, risolutamente, puntualmente, dalle profondità più incontrollate, proprio allorquando la mente si occupa di quel fenomeno la cui stranezza guizza sempre più inesorabile a giustificare se stessa componendo con disinvolta inestricabilità le mene più grezze o insozzate d'ignoranza che ritorna e le sottigniezze solo all'apparenza più scaltre, secondo quello schema sistematico che implica combinazione assolutamente abituale fra i più bassi istinti e le più premeditate sudicerie della subcultura: quel pensiero, che ora esporremo, affiora cioè sempre allorquando la mente si occupa del mostro antisemita, obbrobrio a un tempo d'ignoranza di ritorno e infinite subculture intercambiabili, ma non incompatibili con l'elaborazione losca e ostinata. Non appena la mente si occupa d'un “oggetto” così sozzo e miserabile – dicevamo – subito emerge il sospetto che la pericolosa stupidità che intrinsecamente innerva l'antisemitismo – pur essendo in quanto stupidità imputabile a ogni cretino singolarmente preso – resti purtroppo nondimeno un qualcosa d'inevitabile, mentre imputabile (a sua volta) per questa inevitabilità rimane sempre, dal punto di vista più per eccellenza specifico – la scolarizzazione di massa. Se non vado errato, già George Mosse coglieva questo nesso fra l'antisemitismo e la scolarizzazione. Quest'ultima infatti pone in stretto contatto sia col dolore e la frustrazione (che rimanendo insopportabili spesso inducono alla follia, come diceva Eschilo) sia con i mille rivoli di sciocchi pretesti con cui lo stesso dolore viene rimosso e imputato a qualcuno. Duole dirlo, ma è la “cultura” (comunque intesa) ciò che rende possibile l'antisemitismo: come afferma Lev Poljakov, le incolte masse pagane non avrebbero mai anche solo pensato una simile idiozia, che resta opera di chierici per altri versi molto raffinati. Lo affermo basandomi sull'esperienza.

Prof. Antonio Ferrarese

Tra le masse pagane e la modernità ne è passata molta di Storia, andremmo cauti nell' attribuire alla scolarizzazione  responsabilità che non le possono essere imputate. Le società pagane sacrificavano agli dei esseri umani, non ci pare accettabile come paragone. Il nazismo è stata la fase industriale dell'antisemitismo, ma nei due millenni precedenti  le persecuzioni e l'eliminazione fisica degli ebrei ci sono sempre state.
IC redazione


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