Signor Volli, di quello che sto per scrivere me ne assumo tutta la responsabilità. Ma io sono molto arrabbiato per un motivo correlato al suo articolo E' MAI POSSIBILE CHE GLI EBREI E ISRAELIANI SI COMPORTINO CON QUESTI BASTARDI SEMPRE E SOLO COME PECORE? Allora non abbiamo imparato nulla ? Mentre guardavo il video di quel francese di colore mi è venuta in mente il raffronto con Halimi il ragazzo ebreo torturato, ma perché non fare omaggio al succitato personaggio di una confortevole sedia a rotelle? Lei pensa che continuerebbe. Finchè il mondo ebraico subirà senza reagire non ci sarà pace ed ogni anno la solita storia o anche peggio. Io non sono ne un giornalista ne ho la possibilità di rintracciare la seguente notizia apparsa sui quotidiani svariati anni fa. A Beirut è appena scoppiata la guerra civile, una fazione islamista compie un atto terroristico all'ambasciata Sovietica, e sa come hanno reagito i sovietici: hanno preso un capetto gli hanno tagliato la testa e l'hanno lasciata fuori dall'ambasciata, ai sovietici da li in poi, non è stato storto un capello. Ora ci saranno obbiezioni a iosa al riguardo; ed allora ricordatevi dei fratelli Bielski che combatterono nelle foreste della Bielorussia. Sostanzialmente gli antisemiti/antisraeliani che dir si voglia, sono dei vigliacchi sanno che non verranno puniti e la faranno sempre franca. E per finire voglio ricordarvi quello che un gruppo di soldati della Brigata Ebraica fece qui oltre il confine austriaco (il 20% delle SS erano carinziani). Beh, ora non voglio tediarvi ulteriormente ci siamo capiti.
Shalom a tutti voi Gio Bressan
Risponde Ugo Volli:
Gentile lettore, Israele cerca di combattere una guerra molto difficile restando nei limiti della civiltà e del diritto, com'è nella sua tradizione. Gli antisemiti accusano in mala fede Israele di ammazzare bambini, di strappare gli organi ai morti per trapiantarli e di altre colpe mitiche ed ignobili. La verità è che Israele ha sempre limitato la violenza al livello necessario per difendersi, non crede nel metodo del terrorismo (terrorizzare i nemici con atrocità) e secondo me fa benissimo a comportarsi così. Noi non vogliamo un mondo ridotto a una guerra per bande, ma vogliamo che i nostri diritti siano riconosciuti. Se occorre ci difendiamo, ma nei limiti dell'etica, dell'onore e della legge.