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IC ha ricevuto molte lettere dopo la decisione di non pubblicare più gli articoli di Giulio Meotti. Ne pubblichiamo alcune con il nostro commento. "Non condivido una sola parola del vostro commento all'articolo di Giulio Meotti e considero Giulio Meotti un ottimo scrittore e articolista. A volte non ne condivido il contenuto ma non per questo smetterò di leggere i suoi articoli che sono stati per me in questi anni una fonte preziosissima di informazioni su Israele e sul medio oriente. Considero la vostra scelta di censurare Meotti un atto di intolleranza degna più dei fratelli musulmani che di un sito come IC. Ciò nonostante e nonostante la vostra faziosità integralista si riveli sempre più insopportabile, e proprio per quelli che consideravo i principi alla base della filosofia di IC, continuerò anche a leggere IC, che consideravo finora un sito libero e antiintegralista, anche se sarò costretto a farlo con molta più diffidenza di prima. Continuerò naturalmente anche a leggere gli articoli di Giulio Meotti che rimane un preziosissimo strumento di informazione, anche se per farlo dovrò andare su altri siti e la cosa mi dispiace moltissimo. Speravo che almeno IC si distinguesse da un mondo sempre più intollerante, fazioso e razzista e invece vedo che il morbo dell'intolleranza ha colpito anche voi. E' un vero peccato. Ed è un peccato imperdonabile perché adesso farete più fatica a criticare chi censura Israele e il mondo ebraico. Provo vergogna per voi" Giovanni De Merulis Nessuna censura, Meotti è libero di scrivere ciò che vuole, come IC è libera di scegliere se pubblicarlo o no. Per leggere quanto abbiamo scritto, ecco il http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=52209 ==================== IO non trovo ASSOLUTAMENTE nulla di male a difendere il matrimonio tradizionale, la vita, e condannare l'omosessualità e l'eutanasia. Innanzitutto giusto per farvi un bagno di storia, gli Stati Uniti d'America sono un paese in cui religione e stato sono separati, ma NON sono uno stato laico, anzi, secondo lo storico americano Russell Kirk (1918-1994) lo statalismo e il laicismo militante (ahimè ormai troppo diffusi nella civiltà occidentale) sono due volti dello stesso nemico dell'ordine americano. Ora, forse voi non lo sapete, il signor Robertson non è uno cretino qualunque, lui negli anni '60 ha conosciuto il sesso, la droga, l'alcol e il rock. E poi lui fa una dichiarazione anti-gay e lo cacciano via dal suo programma. Ridicolo. Non mi sembra che si possa paragonare un barbuto uomo del profondo sud degli Stati Uniti con un fanatico ayatollah iraniano. E soprattutto non ha ammazzato nessuno. Siete fuori strada. Nell'intervista incriminata parla male anche di nazismo, comunismo, shintoismo e islamismo. Se voi pensate davvero di giudicarlo con il vostro metro di giudizio europeo?! E poi non c'è da stupirsi se R. Murdoch dice che gli ebrei americani non sono abbastanza pro Israele. E se c'è¨ qualcosa che io odio sono i codardi. E ricordate, in futuro, state zitti prima di giudicare perchè essere contro i gay non vuol dire ammazzare nessuno. Lorenzo Cardinali La sua lettera, in mezzo alla confusione che la contraddistingue, ci rafforza nella bontà di separare IC dalle tesi contenute negli articoli di G.Meotti ====================== Gentili Signori, Vi seguo da sempre e vi leggo tutti i giorni, Oggi non ho capito la vostra indignazione per l'articolo di Giulio Meotti. E' senz'altro un mio limite, per cui vi prego, se ne avete tempo e voglia, di spiegarmene le ragioni. Francecso Di Lallo L'abbiamo spiegato ieri, ripubblichiamo il link: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=52209 ======================= Gentilissima Redazione, sono profondamente delusa e indignata per la Vostra decisione di non pubblicare più articoli di Giulio Meotti e, soprattutto, per le parole con cui l'avete comunicata. Premetto che ho molto apprezzato il suo libro "Non smetteremo di danzare", ma non sono, in generale, una sua fan, se non altro per i troppi articoli contro la Santa Sede da lui pubblicati in inglese sul sito di Arutz Sheva (in confronto ai quali i Vostri commenti al riguardo sono devotamente ossequiosi) e per il tono per me alquanto apocalittico di certe sue analisi pubblicate sul medesimo sito. Tuttavia, la motivazione da Voi addotta, raffrontata con l'articolo di Meotti contestualmente pubblicato, mi lascia sgomenta. Meotti non ha scritto contro l'eguaglianza delle persone davanti alla legge, ha scritto in difesa della libertà di coscienza e di manifestazione del pensiero, che vale anche per chi voglia ricordare ciò che il Pentateuco dice dei rapporti omosessuali od obiettare al matrimonio tra persone dello stesso sesso o all'aborto (per il quale nessuno chiede il consenso informato del concepito) e perfino per chi esprima tali sue convinzioni con un linguaggio colorito o rude, che io personalmente detesto, ma che la maggior parte delle persone usa per tanti argomenti, non meno delicati, suscitando ben poco scandalo. Kol hakavod a lui ed a Camille Paglia! Ma ciò che è più grave, è quell'inciso ("quello che agli inizi era forse un amore sincero per lo Stato ebraico") che giunge (obiettivamente, qualunque fosse la Vostra intenzione) a mettere in discussione l'amore, amicizia, solidarietà di Meotti per Israele. Senza pensare che: a) si possono sinceramente amare e voler difendere anche le persone con cui si è in fiero contrasto di idee; b) Israele non è fatta solo di telavivim più o meno liberal, ma anche di sionisti religiosi, haredim (non tutti antisionisti) e altre persone che, in materia di famiglia, sono molto più vicini al Papa (magari poco apprezzato per altre ragioni) che alla Vostra visione del mondo. Non mi sarei mai aspettata da IC un simile atteggiamento, così contraddittorio rispetto ai valori di libertà che tanto meritoriamente propugnate. Continuerò a leggerVi, sperando in giorni migliori, ed a leggere Meotti, sperando che muti prima o poi atteggiamento sulla Chiesa. (Per inciso, sarei felice di scoprire che Meotti è un cattolico convinto, ma nei suoi articoli non ne ho trovato traccia). Cordialmente, Annalisa Ferramosca Meotti è più semplicemente un nostalgico della Chiesa di Pio IX, quella attuale la ritiene troppo 'moderna', un aggettivo che lui abbina al demonio. Israele è un paese che ha fatto della modernità la propria bandiera, quelli che la pensano come Meotti sono semmai quei pochi fanatici ultra-ortodossi , che sono, appunto, persino antisionisti. Nulla a che vedere con i religiosi, che possono essere più o meno conservatori o progressisti, ma mai condividerebbero il fanatismo di Meotti nei confronti dell'ancien régime vaticano. ========================== Giulio Meotti in questo articolo difende un omofobo. Non è la prima volta che Meotti scivola in articoli di questa natura." Astrit Sukni Infatti, tra i collaboratori del Foglio è quello che scrive più spesso volgarità omofobe, tipiche dalle persone che ragionano condizionate dai propri pregiudizi. I suoi riferimenti culturali appartengono tutti alle estreme propaggini del cattolicesmo europeo e americano, insieme ad alcune ex-icone del femminismo, che in tarda età sono passate ad incensare l'universo maschile in odio alle altre donne, come, ad esempio, Camille Paglia. ========================== Buonasera. Sinceramente, dopo anni che vi leggo, non capisco perchè vi siete allineati alle posizioni della maggioranza "politicamente corretta". Non vi piacciono le posizioni di Meotti quando fa il "reazionario"? Ma se in Israele, come giustamente sempre ricordate, la libertà di parola è garantita a chiunque (così come dovrebbe esserlo in Italia...) perchè sospendere gli articoli di questo giornalista? Forse perchè il sig. Pezzana si offende per le sue posizioni antigay? Mi pare più importante la pluralità di opinioni espresse nel sito, comunque pro Israele, che la deriva verso uno sterile "politicamente corretto". Io sto con Israele e continuerò a seguirvi, ma devo dirvi che secondo me sbagliate se intraprendete la strada della censura. Cordialmente Nessuna censura, Meotti non è un collaborate di IC, ma del Foglio, abbiamo semplicemente scritto che non pubblicheremo più i suoi articoli. Crediamo poi che non solo ad Angelo Pezzana non piacciano gli omofobi, un atteggiamento che dovrebbe ripugnarea tutte le persone civili. IC continuerà a pubblicare altri articoli su Israele e altro ripresi dal Foglio, anche se il quotidiano diretto con eleganza e stile da Giuliano Ferrara è la bandiera dll'omofobia colta, nessun insulto alla Caldaroli, quanto piuttosto quello simile all'Inquisizione Spagnola. ============================== Cari Redattori di IC, vi confesso che sono molto dispiaciuto per la vostra scelta di non pubblicare piu' gli articoli di Giulio Meotti. Assieme alle cartoline da Eurabia di Ugo Volli e ai Commenti di Deborah Fait, gli articoli di Meotti sono quelli che leggo con piu' interesse e passione. E non condivido affatto il vostro sdegno per quell'articolo che Meotti scrisse su Primo Levi. Non ho conosciuto Levi personalmente, ma conoscevo bene suo cugino, Vittorio Foa. Con Vittorio, cui ero legato da una profonda amicizia, ho parlato, talvolta, di Israele e, sinceramente, la descrizione fatta da Meotti a Levi, sui sentimenti verso lo Stato Ebraico ed il Sionismo, calzava perfettamente a suo cugino... Comunque, ognuno rimarra' delle proprie opinioni... Ed io mi leggero' gli articoli di Meotti direttamente sul Foglio. In ogni caso, ci tengo motlissimo, a ringrazarvi TUTTI per il prezioso servizio di informazione CORRETTA. Quell'articolo, dcisamente ignobile su Primo Levi, era già un segnale. Che poi a qualcuno non sia dispiaciuto, ci mancherebbe. ================================== ma cos'ha avuto, impazzito o incocciato qualcuno sulla via di damasco? è dall'articolo su Levi che gli è partito il cervello? Tina Fronte Forse, più semplicemente, Mr Hide ha surclassato il Dr Jeckill. ================================= |
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