Ricordare, certo, ma bisogna volerlo. Siamo sicuri che tutti lo facciano allo stesso modo e con lo stesso intento? Non credo proprio. Ugo Volli ci ha parlato dei pacifisti DOC e c''è da scommetterci che anche in un giorno come questo, certe persone abbiano trovato la forza di fare dei distinguo, di sollevare delle obiezioni, di uscirsene con improponibili paragoni tra l'olocausto e la situazione in Palestina. Il loro naso arricciato e ipersensibile è sempre pronto ad avvertire gli "odori" della cospirazione, del disegno "imperialista" e di quant'altro previsto dalla loro visione del mondo a senso unico. E possiamo star certi che non cambieranno mai, non arriveranno mai ad ammettere che il loro snobismo culturale è solo frutto di una superficialità intellettuale ed emotiva che li collocola senza appello al di fuori della realtà . E li rende comunque complici di quanti pensano di eliminare Israele dalle carte geografiche. Occorre dire forte e chiaro che se dovessimo permettere che quello che è successo meno di settanta anni fa nel cuore dellEuropa si ripeta, perderemmo tutti, senza eccezioni, il nostro diritto a vivere.
Massimo
A suoi commenti si deve aggiungere l'analisi fatta da Elena Loewenthal nel suo libro " Contro la giornata della memoria", un testo indispensabile per capire. IC redazione