Il genio e il golem Helene Wecker
Traduzione di Simona Fefè
Neri Pozza euro 18
Le metafore per raccontare l'incontro-scontro tra la cultura araba e quella ebraica sono infinite. Non tutte però funzionano narrativamente bene come quella scovata dalla talentuosa Helene Wecker nel suo esordio narrativo Il genio e il golem.
Ebrea sposata con un arabo americano, Wecker ha traslato l'esperienza delle radici familiari e dell'amore inter religioso in una storia fantastica che mescola tutto: la New York dell'immigrazione di fine 800, le leggende più antiche e paurose delle due tradizioni, l'immagine moderna della solitudine dell'individuo nella metropoli.
La storia: in uno shetl dell'Europa orientale, un uomo chiede a un malefico studioso d'Arti occulte di creare un golem donna che gli faccia da moglie - la più ubbidiente e sottomessa delle mogli - quando s'imbarcherà per l'America. Ma muore nella traversata e la golem Chava deve affrontare da sola pericoli e avventure del Lower East Side. Pochi isolati più in là, tra le botteghe di Little Syria, uno stagnino involontariamente libera da un vecchio fiasco arrivato dal deserto un genio potente e bellissimo.
La donna d'argilla e l'uomo di fuoco, prigionieri del mondo e dei sentimenti degli uomini, finiranno per innamorarsi, scontrandosi con i limiti e la potenza delle rispettive nature.
Lara Crinò
D La Repubblica