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La Repubblica Rassegna Stampa
21.01.2014 Ossequiosa e ubbidiente sì, ma c'è un limite
Anna Foa tenta un'impossibile difesa di Pio XII sulle pagine dell'Osservatore Romano

Testata: La Repubblica
Data: 21 gennaio 2014
Pagina: 45
Autore: Redazione di Repubblica
Titolo: «Anna Foa: Pio XII non fu indifferente alla Shoah»

Riportiamo da REPUBBLICA di oggi, 21/01/2014, a pag. 45, la breve dal titolo "Anna Foa: Pio XII non fu indifferente alla Shoah".


Anna Foa è una regolare collaboratrice dell'Osservatore Romano, una posizione che rende comprensibile il suo articolo sul quotidiano della Santa Sede nel quale afferma che Pio XII "
non fu indifferente alla sorte degli ebrei". Un'affermazione che può derivare solo da una visione in anteprima che la Foa non può avere avuto degli archivi  del Vaticano ancora da aprire su tutta la documentazione che riguarda la Shoah e la Santa Sede (si veda la pagina di Informazione corretta di ieri, http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=52111).  Ci chiediamo allora in base a quale nuova documentazione possa fare una simile dichiarazione, se non spinta - come dicevamo all'inizio - dall'ossequio verso il suo datore di lavoro.


Ecco la storia vera dei silenzi di Pio XII in un film di Costa-Gavras che Anna Foa, sempre con il permesso della Santa Sede, dovrebbe vedere.

ROMA — Pio XII non fu indifferente alla sorte degli ebrei. Lo scrive la storica Anna Foa sull’Osservatore Romano, sottolineando che gli studi degli ultimi anni «stanno mettendo sempre più in luce il ruolo generale di protezione che la Chiesa ha esercitato nei confronti degli ebrei durante l’occupazione nazista dell’Italia». Secondo la Foa, «si cancella così l’immagine proposta negli anni Sessanta di un Papa indifferente o addirittura complice dei nazisti». Non è la prima volta che la studiosa ebrea fa queste considerazioni: accadde già alla presentazione del fondamentale lavoro di Andrea Riccardi. Si tratta di acquisizioni condivise dalla storiografia più seria, «non solo di stampo cattolico, ma al di sopra delle parti».


rubrica.lettere@repubblica.it

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