Cari amici di Informazione Corretta,
mi pare di capire che la posizione del sito riguardo alla ricorrenza del Giorno della Memoria sia incline o decisamente favorevole alla sua abolizione. Condivido tutti i motivi addotti, ma ritengo che questa soluzione sia peggiore del male che l'ha generata. Mi spiego: è vero che abolendo il Giorno della Memoria si toglierebbe una occasione agli antisemiti per sputare sentenze contro Israele e gli ebrei travestite da buonismo, ma è vero anche che tali personaggi non hanno bisogno del Giorno della Memoria per farlo. Lo faranno comunque, usando mille e uno strampalati motivi che la loro mente contorta produrrà . Inoltre chiuderci in silenzio nel nostro dolore è un atteggiamento altamente morale che gli antisemiti non sono assolutamente in grado ne di capire ne di apprezzare: l'abolizione sarebbe per loro una grande vittoria della quale dovremmo poi sorbirci amaramente la loro esultanza e i loro sfottò. Ricordiamoci che il Giorno della Memoria, tra i molti suoi meriti specifici, ha anche quello, certo il meno importante ma c'è, di essere una vera e propria spina nel fianco per questi signori: perchè privarci di tale soddisfazione, ogni tanto? L'Olocausto c'è¨ stato, e noi glielo sbattiamo in faccia, almeno una volta all'anno!
Grazie per l'attenzione,
Davide (figlio di un ex deportato a Bergen-Belsen).
La pensiamo esattamente come lei, e lo pensa anche Elena Loewenthal, autrice del libro " Contro la Giornata della Memoria", dove non ne propone la cancellazione, ma lo spostamento da "problema degli ebrei" a "problema degli altri", quelli che ha dato origine alla Shoah e quelli che non l'hanno impedita. Crediamo che sia utile insegnarla nelle scuole, che continuino i viaggi ad Auschwitz, ma che siano le istituzioni a organizzarli. Abbiamo partecipato più volte negli scorsi anni a dibattiti nelle scuole e abbiamo visto come quasi sempre - dopo una breve parentesi in ricordo degli ebrei assassinati - gli interventi si spostassero subito contro Israele, con tutto l'odio che quelle menti influenzate dagli insegnamenti hanno assorbito. Basta quindi strumentalizzare la Shoah, e sentirci pure dire che la usiamo per far dimenticare le "sofferenze" dei palestinesi. Legga il libro di Elena Loewenthal, ci dica poi che ne pensa.
IC redazione