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Il Giornale Rassegna Stampa
20.01.2014 Fratelli musulmani, bandirli anche dalle città europee
commento di Magdi C. Allam

Testata: Il Giornale
Data: 20 gennaio 2014
Pagina: 13
Autore: Magdi C. Allam
Titolo: «L’Europa imiti l’Egitto e metta al bando i Fratelli Musulmani»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 20/01/2014, a pag. 13, l'articolo di Magdi C. Allam dal titolo " L’Europa imiti l’Egitto e metta al bando i Fratelli Musulmani ".


                 Fratelli Musulmani

Così come ringraziamo il Si­gnore per l’esistenza dello Sta­to di Israele, oasi di democrazia e roccaforte inespugnata dal terrorismo islamico che si pre­fig­ge di annientarlo in ottempe­ranza agli ordini impartiti da Al­lah nel Corano e messi in atto da Maometto massacrando gli ebrei, noi non finiremo di rin­graziare il generale Abdel Fat­tah Al Sisi, comandante supre­mo dell’Esercito egiziano, per aver messo fuorilegge i Fratelli Musulmani quale organizza­zione terroristica, restituendo l’Egitto a un regime laico.
La nuova Costituzione è sta­ta approvata con il 98,1% dei vo­tanti, con un'affluenza alle ur­ne pari al 38,6%, superiore a quella del referendum che nel 2012 approvò una Costituzio­ne basata sulla sharia, la legge coranica, imposta dall’allora presidente Mohammed Morsi destituito a furor di popolo il 3 luglio 2012.
Ormai è quasi certo che Al Si­si si candiderà alle prossime elezioni presidenziali e diven­terà il nuovo capo dello Stato. Si prevede una vittoria plebisci­taria. La presenza di Israele, da un lato, e dell’Egitto laico dal­l’altro, rappresentano una maggiore garanzia all’Europa
e all’insieme dell’Occidente dal rischio reale del dilagare del terrorismo islamico. Al fine di metterci ancor più in sicurez­za ed erigere una diga di sana laicità a salvaguardia della no­stra civiltà umanistica e dello stato di diritto, dobbiamo soste­nere il presidente siriano Bashar Al Assad e impedire in tutti i modi che prevalgano i ter­roristi islamici, sia quelli nean­che tanto mascherati dei Fratel­li Musulmani sia quelli del tut­to espliciti di Al Qaida.
Ma è veramente sconvolgen­te come quest’Occidente conti­nui ad oggi non solo a legittima­re i Fratelli Musulmani ma per­sino a collaborare con Al Qai­da. Nonostante che l’Unione Europea e gli Stati Uniti consi­derino Hamas, che sono i Fra­telli Musulmani nei Territori palestinesi, un’organizzazio­ne terroristica, consentirono nel gennaio 2006 sia l’avvento al potere di Hamas sia l’ingres­so di-88 deputati dei Fratelli Mu­sulmani nel Parlamento egizia­no. Così come, nonostante gli Stati Uniti abbiano sferrato due guerre, in Afghanistan e in Iraq, per sconfiggere Al Qaida, oggi combattono addirittura al fianco di Al Qaida in Siria!
Ma anche Israele ha commes­so un errore madornale in Siria
intervenendo con azioni mira­te per indebolire militarmente Assad, forse immaginando che alimentando l’incendio e favo­rendo la devastazione totale e il vuoto di potere si ritrovereb­be con un contesto più favore­vole. Sono invece fermamente convinto che Israele debba sta­re sempre e comunque contro il terrorismo islamico. Con i lai­ci e i n­azionalisti arabi è comun­que possibile dialogare, tanto è vero che la frontiera tra la Siria e Israele è rimasta tranquilla dal 1971. Per contro gli islamici escludono pregiudizialmente la pace con Israele e discono­scono sulla base della prescri­zione coranica il diritto all’esi­stenza del popolo ebraico.
Oggi Israele ha un’occasione d’oro per consolidare l’accor­do di pace con il nuovo Egitto di Al Sisi, offrendo aiuti economi­ci di cui ha una necessità vitale per stabilizzare il consenso in­terno. Israele potrebbe anche avviare un accordo di pace con la Siria di Assad schierandosi decisamente contro i terroristi islamici,offrendogli un’oppor­tunità per alleggerire la sua di­pendenza dall’Iran e da Hezbollah. Quanto a noi, in Italia, in Europa e in Occidente, dovremmo se­guire le orme di Al Sisi e met­tere subito al bando i Fratel­li Musulma­ni, vietare che i loro espo­nenti gestisca­no
le mo­sch­ee che pro­liferano come funghi dentro casa nostra. Ricordiamoci che quando l’esercito do­vette dare il colpo di gra­zia alle bande terroristiche dei Fratelli Musulmani, fu costretto a irrompere nella moschea di Al Fath al Cairo, che avevano trasformato in ar­senale e dal cui minareto i cec­chini sparavano sui soldati.
O dobbiamo aspettare che lo stesso accada nella Grande moschea di Roma, dove sono già stati espulsi due imam per apologia di terrorismo, per es­sere costretti ad affrancarci dal torpore dell’islamicamen­te
corretto?

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