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La Stampa Rassegna Stampa
19.01.2014 Siria: riprende in Svizzera la conferenzanella più grande confusione
CRonaca di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 19 gennaio 2014
Pagina: 15
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «A segno il pressing di Kerry, sì degli anti-Assad ai negoziati»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 19/01/2014, a pag.15, con il titolo "A segno il pressing di Kerry, sì degli anti-Assad ai negoziati", l'articolo di Maurizio Molinari sulla Conferenza internazionale sulla Siria  che si terrà a Montreux mercoledì prossimo.

La realtà

 I ribelli filo-occidentali saranno al tavolo della conferenza internazionale sulla Siria «Ginevra 2» che si apre mercoledì a Montreux, in Svizzera. Al termine di due giorni di tesi confronti la «Coalizione nazionale siriana», riunita a Istanbul, ha approvato l’invio di una delegazione con 58 voti a favore su 73 votanti e 81 aventi diritto. È un risultato che premia le pressioni del Segretario di Stato, JohnKerry, assieme ai parigrado di Londra e Parigi, che avevano minacciato la sospensione degli aiuti militari se i ribelli avessero dato forfait. Fonti diplomatiche a Istanbul assicurano che «ad essere decisiva» sarebbe stata l’Arabia Saudita, dando luce verde ai ribelli dopo aver ricevuto da Washington assicurazioni sull’assenza dell’Iran alla conferenza. Le divisioni a Istanbul lasciano però intendere che l’impegno dei ribelli resta in bilico, a causa del timore che l’incontro con i rappresentanti di Bashar Assad possa delegittimarli a favore dei rivali jihadisti. Non a caso,Kerry poco prima del voto a Istanbul aveva assicurato ai ribelli che «Assad non farà parte del futuro della Siria» spingendoli a partecipare per «gettare le fondamenta di ciò che avverrà» dopo il suo abbandono del potere. Per allontanare il sospetto di accordi segreti fra Washington e il regime Sul fronte opposto,Damasco si presenta alla conferenza con una posizione più solida, garantita da Mosca. Il ministro degli Esteri siriano Walid al-Moallem ha consegnato al collega russo Sergei Lavrov due impegni: la disponibilità al cessateil- fuoco nell’area di Aleppo - la maggiore città siriana - e uno scambio di prigionieri con i ribelli filo-occidentali. A confermare l’offensiva diplomatica siriana è la decisione di far affluire aiuti alimentari al campo profughi di Yarmouk in una delle aree di maggiore sofferenza per i civili. Assad è infatti favorevole al cessate-ilfuoco per creare dei corridoi umani. La raffica di iniziative di Damasco e l’avallo dei ribelli filooccidentali alla conferenza implicano il successo degli sforzi di Mosca eWashington nel riuscire a portare attorno allo stesso tavolo i protagonisti della guerra civile. Ma l’esito di Montreux resta in dubbio, anche perché in Siria i gruppi jihadisti continuano a combattere lasciando intendere che comunque finirà «Ginevra 2» bisognerà fare i conti con loro.

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