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Contro la giornata della memoria 18/01/2014

Signora Loewenthal, grazie di questo articolo. Io un pezzo così non me lo ricordavo. Io non ho parole.
Lei dice di non essere una psicoanalista io invece per prima laurea lo sono ma da Lei ho tutto da imparare. La psicoanalisi è Lei e Lei è la psicoanalisi perchè traum ist warheit il sogno è la verità e il Suo articolo è il sogno che libera, come ha insegnato Freud: è nel sogno che troveremo la legge di salvezza e liberazione e il Suo articolo dimostra che è così. Traum ist welt. Il sogno è diventato realtà.  L'articolo è metanoico catartico risolutivo traum und warheit nel senso di Liotti il grande psicoanalista romano  o di Meghnagi che incanta sentirlo parlare perchè con Lui parla il sogno e l'archetipo della libido che salva che redime che vince, cioè guarisce.
Incanta ancora più Lei. 
Io dico che un articolo così quando lo si legge ti fa desiderare di incontarne l'autore perché si desidera tornare a piangere a e a ridere e a conoscere dal vero l'intelligenza. Quella di Goleman non quella di Godel.
La Sua,signora Loewenthal.Che dio La benedica.
Vitaliano Bachi

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Vorrei consolare la signora Loewenthal che il Giorno della Memoria non è  per gli ebrei, ma deve essere per noi non ebrei un continuo richiamo sulle nostre terribili responsabilità per quanto avvenuto. Voi Ebrei, parte lesa, siete fuori causa. Il Giorno della Memoria deve essere rivolto come un indice puntato verso di noi, per dirci ogni momento: "Perchè non avete fatto di più per salvarci?".
Spero di essere stato chiaro.

lettera firmata

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