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Riportiamo da SHALOM , gennaio 2014, a pag. 14, l'articolo di Angelo Pezzana dal titolo "Omissione ed ossessione ".
Tra le varie forme di delegittimazione di Israele, ce ne sono due, meno evidenti, ma proprio per questo più pericolose. La prima consiste nell’omissione, cioè non rendere pubblica una certa notizia oppure darla omettendo parti essenziali che ne permetterebbero una corretta comprensione. La seconda potremmo definirla “Israele come ossessione”, che appartiene in genere a chi non fa parte di gruppi o movimenti legati vistosamente a iniziative chiaramente politiche, come, ad esempio, il BDS (boicottaggio, disinvestimento, sanzioni), ma opera piuttosto a livello culturale, accademico. Le seconda, è quella di chi vive Israele come una “ossessione”, non un Paese normale, ma uno Stato che va criticato –quindi delegittimato- qualunque cosa dica o faccia. L’occasione è stato il funerale di Nelson Mandela, al quale hanno partecipato primi ministri e capi di Stato. Israele ha inviato il presidente della Knesset e esponenti politici e diplomatici di alto livello, ma non Primo Ministro e non il Capo dello Stato. Netanyahu aveva impegni importanti da seguire e Peres era a letto con l’influenza. Invece di prenderne atto come un fatto normale, si sono scatenate le interpretazioni. Ecco come una docente universitaria - a Firenze insegna storia contemporanea- Maria Grazia Enardu, ha scritto su un sito, il cui direttore è il giornalista Giancarlo Santalmassi e il presidente del comitato scientifico è Innocenzo Cipolletta, non proprio degli ultimi arrivati, sotto al titolo :”Mancava solo Bibi”: http://www.inpiu.net/esteri/20131210/2268/mancava_solo_bibi/ Chi non c'era era Bibi, noto anche come Benjamin Netanyahu, e per quale ragione? non voleva pesare sul contribuente per gli alti costi del viaggio. L'uomo sbeffeggiato sui giornali per un faraonico viaggio a Londra, per le migliaia di dollari spesi in candele profumate e gelati, risparmia almeno su questo. E' la scusa più idiota, anzi offensiva, che abbia potuto trovare. Certo, non può dire che considera il defunto troppo filopalestinese e anche un pò critico di Israele, paese che Mandela peraltro rispettava molto, ma non su certi aspetti. E' anche vero che avrebbe rischiato di incontrare il presidente dell'Iran Rouhani, ma poteva sempre chiedere una seggiola da un'altra parte. Comunque non c'è andato, spiazzando molti in Israele e anche il presidente Peres, pare, reduce da un'influenza con i suoi 90 anni. Ha mandato una folta delegazione, sei parlamentari, compreso lo speaker della Knesset, si saranno persi nella folla. Se questi sono i toni con i quali si esprime una docente di Storia Contemporanea, non ci vuole molto a capire il livello delle sue lezioni. Quale insegnamento ne trarranno i malcapitati suoi studenti ? E’ così che si insegna Storia ? E’ questo il linguaggio di una docente universitaria, o non è piuttosto la manifestazione, grossolanamente volgare, di una ossessione che non può fare a meno di alimentarsi a qualunque costo ? |
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