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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Il Giornale Rassegna Stampa
13.01.2014 Una relazione speciale. Stati Uniti e Israele dal 1948 al 2009
il saggio di Antonio Donno recensito da Matteo Sacchi

Testata: Il Giornale
Data: 13 gennaio 2014
Pagina: 24
Autore: Matteo Sacchi
Titolo: «Usa e Israele : la relazione speciale che cambiò il Medio Oriente»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 13/01/2014, a pag. 24, l'articolo di Matteo Sacchi dal titolo "Usa e Israele : la relazione speciale che cambiò il Medio Oriente".


Antonio Donno, Una relazione speciale. Stati Uniti e Israele dal 1948 al 2009 (ed. Le Lettere)

C’ è uno scacchiere politico che negli ultimi cento anni non ha mai per­so d’importanza. È quello del Medio Oriente. È un’area di frizione geopolitica e se non bastasse è anche un ganglio vita­le nella produzione di idrocarburi. In que­sto contesto facile ai conflitti (dalla Guer­ra russo- turca in poi) gli equilibri, già com­plessi, sono diventati esplosivi con la na­scita di Israele ( il 14 maggio 1948). Dalla fi­ne della Seconda guerra mondiale, infat­ti, l’influenza della Gran Bretagna, in de­clino, si è affievolita su questi territori. E le grandi potenze in ascesa hanno dovuto scegliere chi appoggiare. Il dilemma è sta­to pesante soprattutto per gli Stati Uniti che stavano proprio allora inaugurando la dottrina Thruman basata sul contain­ment dell’influenza sovietica. L’appog­gio degli Usa a Iran e Turchia fu subito chiaro. Meno chiara la scelta tra Israele e Paesi arabi nel settore della Palestina. Ci fu un lungo scontro tra la Casa Bianca, che voleva puntare sul nascente Stato ebraico,e il Dipartimento di Stato (l’equi­valente del nostro ministero degli Esteri). Proprio da questo confronto parte An­tonio Donno, professore di storia delle Re­lazioni internazionali all’Università del Salento, in Una relazione speciale. Stati Uniti e Israele dal 1948 al 2009 ( Le Lettere, pagg. 306, euro 32). E poi dipana passo passolalunga liaison tra i due Paesi, pren­dendo in esame un’amplissima docu­mentazione. Ne esce un quadro appro­fondito che spiega come il legame tra le due nazioni, pur tra crisi e lisi, si sia trasfor­mato in un asse politico imprescindibile. Infatti anche se alcune amministrazioni americane hanno provato a «smarcarsi» la realtà mediorientale in continua ebolli­zione ha sempre determinato un inevita­bile riallineamento. Anche per le garan­zie di democraticità che fanno di Israele un unicum in quelle zone.

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