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Informazione Corretta Rassegna Stampa
12.01.2014 In morte di Ariel Sharon: Rassegna titolazioni dei quotidiani italiani
prime pagine e servizi in quelle interne

Testata: Informazione Corretta
Data: 12 gennaio 2014
Pagina: 1
Autore: La redazione di IC
Titolo: «In morte di Ariel Sharon: Rassegna titolazioni dei quotidiani italiani»

12 gennaio 2014: ecco  le titolazioni in prima pagina dei quotidiani italiani. Eravamo tentati di raggrupparli in categorie, da quelli più ignobili (quasi tutti) a quelli corretti (pochi), poi abbiamo deciso di lasciare il giudizio ai lettori.
Il CORRIERE della SERA è l'unico quotidiano, curiosamente, a non riportare la notizia in prima pagina.
Commentiamo  le pagine interne dopo la rassegna dei titoli.

LA STAMPA: " Addio Sharon, dalle stragi al sogno di pace"

ILSOLE24ORE; " Muore Ariel Sharon,falco in battaglia, leader che tentò la pace"

LA  REPUBBLICA: " L'ultima battaglia di Sharon, il buldozer d'Israele "

IL GIORNALE: " Addio a Sharon, non era un falco, ma una colomba d'acciaio "

LIBERO: " Il Leone d'Israele che lottava anche per noi "

IL MESSAGGERO: " Sharon, il 'bulldozer' che cercò la pace"

IL SECOLO XIX: " Il signore dei muri che morì due volte "

IL MANIFESTO: " Il nobel della guerra "

L'UNITA': " Sharon, il falco che si ritirò da Gaza "

IL FATTO QUOTIDIANO: " Gli occhi chiusi sulle stragi e la pace tentata "

AVVENIRE: " E' morto Sharon, padre della patria tra guerra e pace "

CORRIERE DELLA SERA:  è l'unico a non avere la notizia in prima pagina

Nelle pagine interne, Ariel Sharon è ricordato soprattutto accostando il suo nome a quello di "strage", "guerra", "buldozer". Ignorata la realtà, Israele ha dovuto combattere per difendere il proprio diritto alla sopravvivenza. Storia vecchia, che i nostri media preferiscono evitare di ricordare.

Ecco i nostri commenti alle pagine interne:


LA STAMPA: a differenza della prima pagina, corretto il titolo, "Sharon, l'ultimo guerriero di Israele", anche se non profetico, in caso di bisogno è pronta un'altra schiera di guerrieri, si consolino i titolisti del quotidiano torinese. Segnaliamo l'arrivo in Israele quale corriespondente di Maurizio Molinari, al quale facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro. Inizia con una biografia accurata di Sharon, la leggano e imparino gli improvvisati conoscitori della storia di Israele.  Ottima l'intervista a Avi Pazner. A senso unico, come sempre, il resoconto di Sabra e Shatila di Mimmo Càndito, si consoli anche lui, Sharon non è il suo amato Fidel Castro.

ILSOLE24ORE: buono l'intervento di Edward Luttwak, Ugo Tramballi, al solito, interpreta la storia da 'esperto' inattendibile, quando, per esempio, scrive che Sharon non attuò il " ritiro unilaterale dai territori occupati a causa dell'opposizioene del suo partito, il Likud", confondendo Gaza con Giudea e Samaria.

LA REPUBBLICA: ottima l'intervista a Aharon Appelfeld, tra i più grandi scrittori di Israele, che traccia un ricordo di Sharon lontano dalle banalità che hanno contraddistinto i giornali oggi. Bernardo Valli, come quasi tutti gli altri commenti, continua a scrivere che Sharon "permise" la strage di Sabra e Shatila, quando venne compiuta dai cristiani maroniti libanesi dopo che gli sgherri di Arafat avevano assassinato il premier cristiano Gemayel. Sharon divenne il capro espiatorio per "non averlo impedito", un'azione mai accaduta nella storia militare mondiale.

IL GIORNALE: pubblica il commento di Fiamma Nirenstein, lei sì esperta di storia mediorientale. Buona anche la titolazione interna " Addio ad Ariel Sharon, eroe in guerra e in pace ". Istruttiva la cronaca delle reazioni palestiniste " Hamas e Fatah unite: aveva le mani sporche di sangue", da che pulpito !

LIBERO: ottimi i servizi di Maria G.Maglie, Daniel Mosseri, Maurizio Stefanini, tre articoli che fanno capire quanto grande sia stata la figura di Arik Sharon, come militare e come statista.

IL MESSAGGERO: temevamo la presenza di Eric Salerno, uno dei più agguerriti odiatori di Israele, che per decenni ha disinformato i lettori del quotidiano romano, invece no, neanche l'ombra. Buoni i servizi, tra i quali anche una notizia dalla Farnesina, il silenzio del nostro Ministro degli Esteri, Emma Bonino, il silenzio è d'oro, si sarà detta, pensando ai suoi amici a Teheran.

IL SECOLO XIX: dopo il vergognoso titolo in prima, "il signore dei muri", il quotidiano genovese farebbe bene ad abolire le pagine degli esteri,  Giorgio Rinaldi attribuisce a Sharon la colpa di aver fatto fallire gli accordi di Oslo " regalando la Striscia di Gaza ad Hamas" ! Qualcuno può regalare un bignami di storia a Rinaldi che scrive di storia senza conoscerla ?

IL MANIFESTO: dal titolo in prima addirittura 'moderato' se si pensa alla linea del quotidiano comunista. La tradizione ritorna invece nelle pagine interne, dove si sprecano le parole 'criminale' 'macellaio' , 'falco' è la meno aggressiva.

L'UNITA': titolazioni apparentemente sobrie, anche se sempre orientate verso la parte palestinista, è da lì che arriva la linea al quotidiano ex comunista. Dovendosi distinguere dal Manifesto, De Giovannangeli annacqua l'ostilità per Israele con una finta equidistanza, ma il gioco è troppo palese per essere credibile.

AVVENIRE: in una pagina interna, il commento di Giorgio Ferrari, che attribuisce a Sharon una "debolezza", così scrive: " l'odio morboso per Arafat". Secondo il quotidiano della Conferenza episcopale avrebbe dovuto mostrargli l'altra guancia?

IL FATTO Quotidiano:  due pagine, con un commento di Furio Colombo 'prima maniera' e un titolo ridicolo " Fece uccidere Arafat ", che rivela la totale inattendibilità in politica estera del quotidiano diretto da Antonio Padellaro.

CORRIERE della SERA: riscatta l'assenza della notizia in prima, con due pagine interne accurate. La cronaca di Davide Frattini, poi il ricordo di quanto Sharon disse nel 1993 dopo le accuse su Sabra e Shatila " Sono l'unico ministro della difesa al modo che ha lasciato il suo posto ed è tornato al trattore e alla sua fattoria, per quello che dei cristiani hanno fatto a dei musulmani. L'unico al mondo". Il commento è di Antonio Ferrari, con una intervista allo scrittore Etgar Keret.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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