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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
10.01.2014 Il pregiudizio contro Israele di Beppe Severgnini
rivelato da due risposte a lettori del suo blog

Testata: Corriere della Sera
Data: 10 gennaio 2014
Pagina: 1
Autore: Beppe Severgnini
Titolo: «»

Riprendiamo dal blog di Beppe Severgnini (sito internet del Corriere della Sera) alcune sue opinioni che rivelano un profondo pregiudizio, questa volta non motivato da ignoranza, in quanto Severgnigni scrive che è stato diverse volte in Israele e che, per certi versi, lo ammira come Paese.
Ma l'Israele che vorrebbe lui è un Israele celestiale, non terreno, come succede con molti cattolici che vorrebbero vedere lo Stato degli ebrei perfetto in ogni suo comportamento, mentre invece Israele è una democrazia sotto attacco e, come tale, ha tutti i difetti di difendersi. Un particolare non di seconda importanza ma che Severgnigni ha dimostrato di non capire nelle due risposte che riprendiamo dal suo blog.


Beppe Severgnini

Ecco la lettera di Gabriele Bauer:

Buongiorno Beppe, buon anno,

da un paio di mesi ho cominciato a lavorare assieme a degli amici ad un progetto che promuove Israele a 360 gradi. Da “Italian” trapiantato a Tel Aviv da quattro anni, sapevo di venire a vivere in un Paese un po’ diverso rispetto all’Italia. In questi anni ho imparato tanto. Ho imparato a conoscere la cultura, le persone, i pensieri, la lingua, e dettagli che ho deciso di trasferire a coloro che sono interessati a conoscere Israele per quello che veramente e’. Parlo di ricerca, parlo di hi tech, parlo di internet, parlo di medicina, parlo di argomenti che Israele esporta abitualmente, ed a mio avviso argomenti interessanti da conoscere. In questo gruppo non vogliamo parlare di politica in alcun modo, ma semplicemente essere un occhio al servizio dei lettori in italia, per far conoscere cosa accade in Israele, nella vita di tutti i giorni, raccontando la realta’, da chi la vive.

Mi piacerebbe se potessi postare queste due righe, lasciando ai lettori di “Italians” la libera scelta se essere nostri fans o meno. Ci aiuterebbe piano piano a far conoscere questa realta’, spesso poco raccontata, o comunque non raccontata al 100%. Il gruppo si chiama “ISRAELE 360″, e per il momento ci troviamo su Facebook all’indirizzo http://www.facebook.com/ISRAELE360, al sito ci stiamo lavorando.

Ti ringrazio, e approfitto per augurarti un felice 2014.

Gabriele Bauer, thedoc01@yahoo.it

Ecco la risposta di Beppe Severgnini :

Ciao Gabriele, grazie di aver scritto.  Non sei certo il primo a leggere questo forum in Israele! Ci abbiamo fatto anche due Pizze Italians (Tel Aviv e Haifa), qualche anno fa… Ci sono stato solo tre volte, ma so bene che Israele è un paese dinamico, ottimista e giovane; e questa sensazione si trasmette subito a chi arriva. So anche, però, che sarà difficile per voi “non parlare di politica in alcun modo”. Perché la politica in Israele è molto presente, tocca tanti aspetti della vita pubblica ed economica; e non parlarne rischia di diventare un’omissione.
Pensa a quanto sta accadendo in questi giorni. Alla vigilia della decima (!) visita del Segretario di Stato americano Kerry, il Primo Ministro Netanyahu insiste che i palestinesi riconoscano non lo Stato di Israele, ma “the Jewish State”; questo condannerebbe 1,6 milioni di arabi in Israele a essere cittadini di serie B, come ha fatto notare Roger Cohen nel suo op-ed sul New York Times il 2 gennaio. E si dà per certo l’annuncio di 1.400 nuove unità abitative nella West Bank. Immagino tu ci sia stato e abbia visto qual è la situazione. Io ho visitato Hebron e non la dimentico facilmente: raramente ho visto così tanto odio in così poco spazio.

 Non voglio rovinarti la festa, Gabriele. Ma credo che queste cose andassero dette. Buon anno, facci sapere come va ISRAELE 360. Gran Paese: se vincesse anche la pace dopo aver vinto le guerre, si annuncerebbe per tutti voi l’età dell’oro!

Ecco la lettera di Nadia Ellis : 

Gentile Severgnini, Le approssimazioni, gli errori e le omissioni della sua risposta al sig. Bauer a proposito del nuovo gruppo Facebook “Israele 360″ (http://bit.ly/1faLTSN) mi lasciano allibita. Israele è GIÀ lo Stato Ebraico; non ha bisogno del riconoscimento di Abu Mazen per esserlo. Lo è fin dalla dichiarazione di indipendenza (testo tradotto: http://digilander.libero.it/thatsthequestion/indipendenza.htm), e con Stato Ebraico si intende Stato per il POPOLO ebraico, non stato della RELIGIONE ebraica. È infatti una democrazia e non una teocrazia, ed i suoi cittadini arabi godono fin dal primo giorno degli stessi diritti dei cittadini ebrei. La prego, non mi faccia tornare sui miliardi di esempi di dottori, giudici, docenti, parlamentari (etc etc) arabi-israeliani. In che cosa il riconoscimento di Abu Mazen (che rifiuta appunto il diritto degli EBREI ad avere uno stato, e per questo rifiuta di accettare Israele in quanto stato degli EBREI) renderebbe questo 20% di cittadini (uguali agli altri) tutto a un tratto di serie B? Non mi rimandi all’op-ed di qualcun altro per cortesia: con parole sue. In compenso, Abu Mazen ha già dichiarato che in un futuro stato Palestinese (Palestinese = per il popolo Palestinese; loro possono, ma gli Ebrei no?) non ci sarà nemmeno l’ombra di un Ebreo. Le ricorda qualcosa? In Tedesco si diceva Judenrein. Ma lei questo lo omette: come mai non si preoccupa dei cittadini ebrei di serie ZERO (non B) che NON ci saranno in Palestina? Per finire, Israele360 (http://www.facebook.com/ISRAELE360) parla di tutto tranne che di politica da mesi ormai, ed è una pagina ricca e piacevole da seguire. Mi sfugge il perché lei abbia sentito il bisogno di imporre un’argomentazione politica laddove le è stato esplicitamente chiesto di non farlo. Sì, Israele esiste anche oltre la politica; se glielo dice chi ci vive, ci creda, no? Scusi se sottovaluto la conoscenza da lei accumulata in ben due pizze israeliane, ma a me pare che forse un giretto su “Israele 360″ farebbe bene pure a lei.

Nadia Ellis, ellisnad@gmail.com

Ecco la risposta di Beppe Severgnigni :

Resto della mia opinione.


lettere@corriere.it

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