sabato 26 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
10.01.2014 Israele: il Forum cristiano scuote l’unità araba
analisi di Mordechai Nisan

Testata: Informazione Corretta
Data: 10 gennaio 2014
Pagina: 1
Autore: Mordechai Nisan
Titolo: «Israele: il Forum cristiano scuote l’unità araba»

"Israele: il Forum cristiano scuote l’unità araba"
analisi di Mordechai Nisan

(Traduzione di Giovanni Quer)

L’originale inglese è stato pubblicato sul Jerusalem Post il 4 gennaio 2014, http://www.jpost.com/Opinion/Op-Ed-Contributors/The-end-of-dhimmitude-337085 


Mordechai Nisan

Stiamo assistendo a uno dei più straordinari cambiamenti nella storia delle relazioni tra ebrei, cristiani e musulmani. I cristiani della Galilea in Israele stanno promuovendo coraggiosamente la loro identità collettiva non araba e pre-islamica, recuperando le radici aramaiche e aramee. E’ una svolta culturale e politica con conseguenze radicali per Israele, il Medio Oriente e il mondo intero. 


Padre Gabriel Nadaf

Padre Gabriel Nadaf, prete ortodosso originario di Yafia, vicino a Nazareth, e Shadi Khalloul, un attivista maronita e riservista nell’esercito israeliano originario di Gush Halav, hanno fondato il Forum Cristiano per l’Arruolamento nell’Esercito Israeliano, al fine di promuovere il servizio militare volontario dei cristiani quando in Israele i non-ebrei non sono soggetti alla leva militare, ad eccezione dei Drusi e dei Circassi. Quest’iniziativa dimostra il desiderio di servire lo Stato e di integrarsi nella società israeliana, comprovando che i cristiani sono partecipi della sicurezza e del benessere dello Stato ebraico. 

Le ragioni di questa campagna e i suoi profondi significati sono molteplici. Dall’inizio della guerra araba contro il Sionismo fino all’odierno rifiuto palestinese di uno Stato ebraico, la corrente principale dei cristiani si è alleata coi musulmani. I partiti arabi nazionalisti, a partire dal partito comunista precursore dell’odierno Balad, sono stati guidati e rappresentati da cristiani e da musulmani. Così anche le moderne correnti nazionaliste arabe nel Medio Oriente sono state ispirate da devoti ideologi e politici cristiani, come Michel Aflaq e Constantine Zuraiq, che hanno stretto un’alleanza con i musulmani, unendo la croce e la mezza luna contro la stella di David. 

Le cittadine miste di residenti musulmani e cristiani in Israele, come Turan e Ibelin, Eilaboun e Nazareth, sono state da sempre considerate roccaforti della fratellanza e solidarietà araba, nonostante le differenze religiose e sociali. Ma ora il Forum Cristiano manda un messaggio forte e preciso che scuote l’unità della nazione araba. 

Nei regimi islamici le strutture religiose e giuridiche hanno regolato nella storia le relazioni con ebrei e cristiani, degradati allo stato di dhimmi, abitanti tollerati e inferiori. Pur mantenendo la loro fede e la loro integrità sociale, le comunità dhimmi sono state soggette nella storia all’avida e umiliante tassazione in quanto infedeli (la jizya, tassa sull'infedele n.d.t.) e alla dipendenza dagli umori e capricci dei governanti musulmani, califfi, sultani, emiri e wali. Massacri e conversioni forzate hanno colpito nei secoli di supremazia musulmana gli ebrei in Yemen, Marocco, Libia e Iraq, così come i cristiani in Egitto e Siria dove prima della conquista araba costituivano la maggioranza della popolazione. 

Il movimento sionista e lo Stato di Israele rappresentano oggi il movimento di liberazione nazionale dal colonialismo islamico in Palestina e dall’imperialismo arabo nel Medio oriente; l’esistenza di Israele simboleggia non solo la vittoriosa resistenza ebraica nella patria degli ebrei, ma anche la fine del complesso mentale di paura e inferiorità definito “dhimmitudine" dalla storica Bat Ye’or, che ha lacerato per generazioni gli animi degli ebrei orientali e anche dei cristiani orientali. 

Dai villaggi di Yafia e Gush Halav risuona ora la chiamata alla libertà e una nuova consapevolezza si propaga dai 160.000 cristiani in Israele che rappresentano solo il 2% della popolazione, ma il loro numero è in crescita in netto contrasto ai massacri di cristiani e alla loro fuga in massa da Iran, Iraq, Siria ed Egitto. I cristiani sono stati anticamente massacrati dai musulmani in Turchia e Sudan; in Israele sono invece cittadini rispettati e vivono vite sicure e prospere. Dovesse esserci una Palestina araba al posto della Israele ebraica, i cristiani di Mei’liya e Fassuta sarebbero perseguitati, nel migliore dei casi. Anche oggi gli arabi minacciano la nuova alleanza tra Israele e i cristiani. 

Benché il Forum Cristiano in Israele sia un’iniziativa locale, rappresenta un precedente e un coraggioso cambiamento dell’Occidente nel senso di promuovere la collaborazione ebraico-cristiana contro le forze islamiche estremiste, come in Europa. L’Islam ha prima distrutto le storiche comunità cristiane nel Medio Oriente, e minaccia ora la cultura e l’indipendenza politica dell’Europa, all’ombra della dhimmitudine. Ma l’eroica opposizione di qualche cristiano in Galilea indica la direzione da prendere, verso una simbiosi ebraico-cristiana al fine di rompere il vecchio patto musulmano-cristiano erede delle aspirazioni islamiche al dominio universale. 

In Israele è questo il momento della verità e della riconciliazione, con il riconoscimento della sovranità ebraica da parte dei cristiani e l’alleanza tra cristiani ed ebrei nella lotta contro il comune nemico. 

Mordechai Nisan insegna storia del Medio Oriente all’Università Ebraica di Gerusalemme. 


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT