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Informazione Corretta Rassegna Stampa
02.01.2014 Una buona notizia. Un messaggio di entusiasmo. Da Israele
Commento di Dario Peirone

Testata: Informazione Corretta
Data: 02 gennaio 2014
Pagina: 1
Autore: Dario Peirone
Titolo: «Una buona notizia. Un messaggio di entusiasmo. Da Israele»

Una buona notizia. Un messaggio di entusiasmo da Israele
Commento di Dario Peirone
 


Dan Senor, Saul Singer, Laboratorio Israele (ed. Mondadori)

Ce n’è bisogno, perché a leggere analisi lucidissime come quella di Ugo Volli di ieri (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=51857) o le notizie sugli attentati islamici in Russia, o sui “comici” antisemiti in Francia, abbiamo di che preoccuparci, altro che entusiasmo. Lasciamo perdere il nostro paese, in cui si parla di crescita e innovazione, con molti italiani che non vedono o non capiscono bene cosa siano l’una e l’altra.
Eppure scrivo a IC per un fatto che mi ha messo allegria, facendomi ben sperare per il 2014.

Come appassionato di innovazione vado spesso su Internet e, proprio qualche giorno fa, ho letto sul seguitissimo blog Che Futuro un articolo sui 100 innovatori migliori d’Italia. Tre nomi mi sono saltati agli occhi, perché per varie circostanze sono venuto a conoscerli e ad apprezzarli.


Maurizio Rossi è un visionario che alcuni anni fa, insieme a Riccardo Donadon, ha lasciato la sua attività per fondare H-Farm, un incubatore di startup innovative. Maurizio e Riccardo hanno convinto imprenditori della loro zona (il Veneto, Treviso e Padova in particolare) a investire sul digitale quando ancora nessuno ci pensava. Renzo Rosso, uno dei campioni della moda italiana con il marchio Diesel, è stato uno dei primi investitori. Oggi H-Farm è un incubatore privato leader in Italia e ha raccolto attorno ai suoi fondatori un movimento di proposta (Italia Startup) che ha avuto un enorme impatto, tanto da far approvare l’anno scorso il pacchetto di norme Re-start Italia, dedicato alle startup innovative e agli incubatori.


Davide Dattoli è un ragazzo di 23 anni, che però ha già creato la catena di co-working spaces (i nuovi luoghi di lavoro nelle capitali mondiali) più importante in Italia, Talent Garden. Ha aperto spazi in tante città italiane, ed ora ha vinto un appalto anche a New York, dove parteciperà a riqualificare una zona di Manhattan attraverso i suoi spazi pronti ad ospitare creativi, designer, imprenditori ecc.


Gioia Pistola è una giovanissima startupper digitale, che con la sua app Atooma sta raccogliendo successi su successi.

Cosa hanno in comune questi innovatori?
Il 31 dicembre do il mio solito sguardo giornaliero a Facebook e trovo un post di auguri del mio amico Maurizio Rossi. Ma non vengono da un’isola tropicale o dalle Dolomiti. Sono da Tel Aviv. E non arrivano da lì per caso. Perché Maurizio aggiunge che a Tel Aviv si sente a casa. In questo posto terribile, in questo covo di violenza sionista, lui ha deciso di portare la famiglia a festeggiare Natale e Capodanno. Da ieri non fa che pubblicare foto della “Città Bianca” (dove dice di andare spesso) e dei suoi figli che si divertono a fare surf.
Poche ore dopo mi arriva sul telefonino la segnalazione che Davide Dattoli ha commentato gli auguri di Maurizio. Scrivendo cosa? Che anche lui è in Israele, e che è il posto migliore dove essere in questo momento.
E Gioia? Tra tutte le competizioni per startup che ci sono, lei ha scelto Start Up Tel Aviv, organizzata dall’Ambasciata d’Israele in Italia, e ha vinto. Come mi ha raccontato qualche settimana fa, grazie a questo concorso ha potuto andare a conoscere l’entusiasmante realtà israeliana dell’innovazione, tornandone conquistata.

Questi sono alcuni tra i 100 più importanti innovatori italiani secondo Che Futuro. Sono persone che probabilmente segneranno (e in alcuni casi già segnano) il futuro economico dell’Italia. Ecco perché riesco ad iniziare quest’anno con entusiasmo e con speranza, scordando per un momento i boicottaggi, gli antisemiti, i terroristi e i politici pavidi e imbelli. Perché la forza di Israele è Israele. Nonostante tutto.

Dario Peirone, economista,Università di Torino


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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