Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 29/12/2013, a pag. 34, con il titolo " Esultanza antisemita, bufera su Anelka ", l'articolo di Roberto Condio.
Dieudonnè ha fatto buona scuola, un buon motivo che dovrebbe spingere la Francia a prendere seri provvedimenti contro il comico musulmano antisemita.
Ecco l'articolo:
Due farabutti: a sinistra Dieudonnè, il maestro. A destra Anelka, l'allievo
Ha cambiato undici squadre, vinto tanto, guadagnato tantissimo e litigato con un bel po' di allenatori e ct. Attaccante tosto ma tipo come minimo instabile e dal carattere difficile, Nicolas Anelka. Sembrava ormai un ex, nella sua parentesi cinese a Shanghai e in quella da meteora della Juve vissuta tra gennaio e maggio di questo 2013. Invece no. A quasi 35 anni continua a giocare, a segnare e a combinarle grosse. Ieri, però, ha esagerato. All'ottavo tentativo, s'è sbloccato in Premier League con il West Bromwich Albion firmando due gol nel 3-3 sul campo del West Ham. Non la buttava dentro da 16 mesi ma non ha nemmeno esultato troppo. Lo ha fatto, però, con un gesto che ha scatenato una gran bufera, in Inghilterra ma soprattutto nella sua Francia, e che potrebbe costargli una squalifica. Anelka ha festeggiato la sua prima rete appoggiando la mano sinistra sul braccio destro disteso: una mossa che per gli inglesi significa poco ma che per i francesi vuole invece dire molto. Si chiama «quenelle», l'ha inventata il comico Dieudonné nel 2009 quando presentò alle Europee una lista antisionista. Una sorta di saluto nazista alla rovescia dai forti connotati antisemiti, che ieri ha scatenato l'indignazione della comunità ebraica. Il ministro dello Sport francese Valerie Fourneyron ha subito stigmatizzato il gesto del bomber che nel 2004 si converti all'Islam: «E una provocazione scioccante, deprimente. Non c'è posto per l'incitazione all'odio sui campi di calcio». La Federcalcio inglese sta per aprire un'inchiesta per determinare se il gesto sia effettivamente qualificabile come insulto antisemita e meriti quindi una sanzione. Il manager del Wba, naturalmente, si è subito schierato in difesa di Anelka: «Il gesto è dedicato a un comico francese che Nicolas conosce molto bene. Il resto sono solo chiacchiere, solo spazzatura», ha detto Keith Downing. Il giocatore, poi, ha confermato su Twitter: «E solo una dedica speciale per il mio amico umorista». Che in Francia il ministro degli Interni Valls sta cercando di oscurare: «I suoi spettacoli sono infarciti di parole razziste e antisemite e generano disturbo all'ordine pubblico». Ha dei begli amici, Anelka.
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