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La Stampa Rassegna Stampa
27.12.2013 Alan Turing: un eroe della guerra contro i nazisti
Ecco come la Gran Bretagna gli disse grazie

Testata: La Stampa
Data: 27 dicembre 2013
Pagina: 1
Autore: Antonella Mariotti
Titolo: «Alan Turing ha ottenuto il 'perdono reale'»

Riportiamo dal sito internet della STAMPA, il 24/12/2013, l'articolo di Antonella Mariotti dal titolo " Alan Turing ha ottenuto il 'perdono reale' ". Oggi quasi tutti i giornali pubblicano articoli sullo stesso tema.
La 'grazia' è una procedura burocratica, del tutto inappropriata e insufficiente nel caso di Alan Turing. La regina Elisabetta avrebbe dovuto - o il Premier Cameron - richiedere nuovamente scusa e il perdono.

A destra Alan Turing


Per chi volesse maggiori informazioni sulla vita di Alan Turing, consigliamo la lettura di L'uomo che sapeva troppo, Alan Turing e l'invenzione del computer, di David Leavitt (ed. Codice)

Senza Alan Turing probabilmente non sareste davanti al vostro computer a
leggere questo articolo, ma più semplicemente avreste tra le mani ancora il
pallottoliere per far di conto. Turing con le sue "macchine di destra" e
"macchine di sinistra" ha messo le basi per la moderna informatica: tutto è
partito da lui. Negli anni della seconda Guerra Mondiale le sue conoscenze,
le sue teorie e la sua capacità scientifica gli permisero di decrittare i
codici nazisti e in qualche modo favorire la vittoria degli alleati.   

Evidentemente tutto questo non era abbastanza per far dimenticare che Alan
Turgin era omosessuale, per quei tempi una "colpa" da condannare in un
tribunale. Era il 1952. Adesso in Gran Bretagna gli è stato concesso il
"perdono di sua maestà". Turing, che in seguito alla condanna fu esonerato
dalle ricerche sensibili e costretto alla castrazione chimica, mori due anni
dopo per avvelenamento. Era il 7 giugno 1954. Il matematico inglese è
considerato uno dei padri dell'informatica, a lui si devono, come detto, la
macchina ideale nota come «macchina di Turing», il modello concettuale alla
base del computer moderno, e il «test di Turing», cioè la riflessione che
diede il via agli studi sull'intelligenza artificiale. Ma Alan Turing,
secondo Luciano Floridi, filosofo a Oxford e vincitore del premio
Weizenbaum: "F u uno di quei rari pensatori capaci di rivoluzionare il modo
in cui l'umanità concepisce sé stessa".   

L'inchiesta che venne condotta allora stabilì che si era suicidato, anche se
sono in molti a contestare questa tesi citando il possibile assassinio di
una persona che aveva avuto accesso a informazioni riservate. Lo scorso anno
è stato celebrato il centesimo anniversario della nascita di uno dei più
grandi scienziati del secolo scorso.   

Il perdono è stato concesso grazie alle Reali prerogative di clemenza in
seguito a una richiesta del ministro della giustizia Chris Grayling, che
oggi ha ricordato il valore delle ricerche condotte sotto la guida di Turing
a Bletchey Park per svelare il codice della macchina Enigma, uno sforzo che,
ha sottolineato, contribuì a salvare migliaia di vite umane e ad accelerare
la fine del conflitto. «La sentenza per attività omosessuale che è ora stata
respinta sarebbe considerata oggi come discriminatoria e ingiusta», ha
aggiunto il ministro. Gli attivisti celebrano il perdono, ma ricordano che
le persone condannate per omosessualità in Gran Bretagna, che come Turing
dovrebbero poter beneficiare di clemenza, seppur postuma, sono state 50mila.

UN GENIO MAI ABBASTANZA RICONOSCIUTO   

Basta cliccare sul sito britannico dedicato a Turing (http://www.mathcomp.leeds.ac.uk/turing2012/ ) per capire quanto
importante sia stata la sua attività scientifica, fu lui a decriptare
«Enigma», il sistema tedesco per comunicare durante la Seconda Guerra
mondiale. Data l'esperienza sulle «macchine» e l'interesse per cifrari e
codici, il 4 settembre 1939, tre giorni dopo lo scoppio del conflitto,
Turing si presentava a Bletchley Park, dove era stata fissata la sede del
«Gccs», il «Government code and cypher school». Con altri matematici e
fisici doveva contribuire a decifrare proprio «Enigma» che lui fece
rientrare nel suo schema della cosiddetta «macchina di Turing».  

«Enigma» non aveva un suo stato fisso e grazie alle sue intuizioni, alle
grandi macchine costruite per riuscire a combinare in tempi rapidi le
informazioni trasmesse dai servizi tedeschi, oltre che al lavoro di tanti
tecnici, alla fine del 1943 gli U-Boot diventano visibili a grande distanza.
Ma Turing aveva già iniziato a pensare alla necessità di dimostrare che una
macchina fosse in grado di imparare. Scriverà nel 1948: «Non è necessario
avere un'infinità di macchine diverse per svolgere lavori diversi. I
problemi per produrre macchine per compiti differenti si trasformeranno nel
"programmare" la macchina universale a svolgere questi compiti». Era l'idea
del computer, del calcolatore elettronico con memoria.   

Dopo il processo per omosessualità per evitare la cella accettò di
sottoporsi alla castrazione chimica, ma dopo due anni, ad appena 42 anni si
uccise con una mela intrisa di cianuro. E adesso sembra che quella mela del
suicidio sia oggi l'emblema della più famosa azienda di computer, ma la
società non l'ha mai confermato. Forse è solo una coincidenza. La Gran
Bretagna ha chiesto ufficialmente scusa solo pochi anni fa, nel 2009,
attraverso il primo ministro Gordon Brown.

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