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La sovranità legale di Israele sui Territori e Gerusalemme (Traduzione di Angelo Pezzana) Jacques Gauthier Jacques Gauthier, avvocato canadese non ebreo, ha ricevuto il suo PhD dopo venti anni di ricerche sullo status legale di Gerusalemme. Il testo finale consta di 1.300 pagine e 3.000 note a fondo pagina. E’ stato consigliere legale per molti governi, tra i quali Francia, Spagna, Messico e Canada. “ Quanto ci si riferisce allo status di Gerusalemme si devono chiaramente distinguere gli aspetti legali dalle rivendicazioni politiche. Il Segretario Generale Onu Ban ki-Moon e altri leader politici si richiamano frequentemente ad argomenti senza alcuna base legale, quando fanno dichiarazioni che riguardano la sovranità di Israele su Gerusalemme e Giudea e Samaria. “ Ho speso 20 anni per fare ricerche sugli aspetti legali della sovranità di Israele su Gerusalemme e sono giunto alla conclusione che in base alla legge internazionale Israele ha tutte le ragioni per rivendicare la sovranità su Gerusalemme, inclusa la Città Vecchia” “ La Dichiarazione Balfour del governo inglese del novembre 1917 non prevedeva il controllo militare o una autorità legale che avesse dei diritti sulla Palestina o altri territori. “ Per capire quanto sia legale la sovranità di Israele sulla Palestina è bene partire dalla Conferenza di Pace del 1919, tenutasi al Ministero degli Esteri francese al Quai d’Orsay, dove sia gli arabi che l’Organizzazione sionista presentarono le proprie valutazioni sul futuro della Palestina. “ La Conferenza di Parigi fece da guida a svariati trattati con le nazioni sconfitte nella 1a Guerra mondiale. La sovranità su molti territori venne trasferita ai Paesi alleati vittoriosi, Stati Uniti, Impero Britannico, Francia, Italia e Giappone. “ Alla Conferenza di Parigi fece seguito quella di San Remo, che si svolse alla Villa Devachan nell’aprile 1920. Fu lì che il Consiglio Supremo dei principali Paesi Alleati adottarono il 25 aprile la Risoluzione riguardante la Palestina, che affidava l’amministrazione a un Mandatario da stabilire. Aggiungeva “ Il Mandatario sarà responsabile della realizzazione di quanto stabilito nella dichiarazione originale dell’8 novembre 1917 dal governo inglese e adottata dagli altri Stati Alleati al fine di creare in Palestina un focolare nazionale per il popolo ebraico. Questo non pregiudicherà i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche in Palestina o i diritti e lo status politico degli ebrei residenti in altri Paesi”. Questa risoluzione rappresenta la creazione legale dei diritti del popolo ebraico in Palestina in base alla Legge delle Nazioni. “ A San Remo i principali Stati Alleati approvarono il Mandato Britannico sulla Palestina, inclusi la Trans-Giordania (Palestina dell’Est) e l’Iraq. Alla Francia venne affidato il Mandato su Siria e Libano. Agli arabi venne attribuito dalla Risoluzione della Conferenza di San Remo un vasto territorio. Ci furono però rilevanti differenze nei testi dei Mandati per Siria e Libano, come anche in quello per la Mesopotamia (Iraq) da un lato, e dall’altro quello per la Palestina. Per Siria e Libano era scritto che ‘ le leggi sarebbero state formate in accordo con le autorità del luogo e che sarebbero state osservati diritti, interessi e richieste delle popolazioni dei territori mandatari’. Nel Mandato sulla Palestina, non era scritto, affermava invece che ‘Il Mandato era responsabile della realizzazione delle condizioni che assicurassero la creazione di un focolare nazionale per il popolo ebraico’. Vi era scritto anche che il riconoscimento era approvato ‘ per lo storico legame del popolo ebraico con la Palestina affinchè ci fossero le basi per la ricostruzione della loro patria nazionale in quel territorio’. “ Il Consiglio della Lega delle Nazioni approvò i Mandati britannico e francese nel luglio 1922. Nel 1923 , nel Trattato di Losanna, la Turchia rinunciava ad ogni diritto e titolo sui territori di sua appartenenza nella regione. Secondo la legge internazionale, una volta che la sovranità sulla Palestina era stata attribuita al popolo ebraico, non avrebbe più potuto essere annullata retroattivamente,anche se fossero intervenuti nuovi trattati internazionali in tempi successivi. I diritti assegnati al popolo ebraico sono protetti in base all’articolo 80 della Carta delle Nazioni Unite, che preserva intatti tutti i diritti garantiti agli ebrei sotto il Mandato sulla Palestina, anche dopo la fine del medesimo nel maggio 1948. Manfred Gerstenfeld è presidente emerito del “Jerusalem Center for Public Affairs” di Gerusalemme. Ha pubblicato più di 20 libri. E’ stato di recente ristampato il suo libro “ Israel’s New Future” con una nuova introduzione e il nuovo titolo di “Israel’s New Future Revisited”. |
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