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Ugo Volli
Cartoline
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L'Onu che non sarebbe dispiaciuto a Göbbels 11/12/2013

L'Onu che non sarebbe dispiaciuto a Göbbels
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

a destra, Joseph Göbbels

Cari amici,

mi sono sempre chiesto perché le organizzazioni internazionali sono sempre così unilateralmente anti-israeliane: l'Onu, i suoi organi come l'Unesco, la Fao, persino l'Unicef, l'Unione Europea... Certo, c'è da decenni nelle organizzazioni mondiali (non nell'UE, naturalmente) una maggioranza precostituita di paesi musulmani, comunisti o ex comunisti non troppo ex, dittature varie, che ha preso Israele come "il nemico che amano odiare" e lo bombardano di mozioni, non potendolo fare coi razzi, almeno non sempre e non tutti. E c'è il fatto che i segretari di queste organizzazioni sono eletti a maggioranza e devono rispondere ai loro elettori e dunque non vogliono che i funzionari da loro dipendenti facciano alcunché per infastidirli. E c'è l'ideologia pauperista e terzomondista per cui il successo economico e tecnologico di Israele è una colpa quanto la sua identità ebraica.

Ma c'è di più. Il consiglio dell'Onu per i diritti umani, per esempio, nonostante l'opposizione dei paesi occidentali continua a organizzare conferenze internazionali sul modello di quella di Durban, che considera un successo. Forse vi ricordate che cos'è accaduto allora: Nella dichiarazione delle ONG alla Conferenza c'è un  articolo (164)  in cui si proclama che "le vittime presa di mira dall'apartheid  e dai metodi israeliani di pulizia etnica sono stati in particolare bambini, donne e rifugiati. L' Articolo 425 chiede una politica di isolamento completo e totale di Israele come uno stato di apartheid ... l'imposizione di sanzioni edi embargo obbligatoria e completa, la piena cessazione di tutti i collegamenti (diplomatico, economico, sociale, gli aiuti, la cooperazione militare e di formazione) tra tutti gli stati membri e di Israele. Inoltre, l'articolo 426 parla di condanna di quegli stati che sostengono, forniscono favoreggiamento alla stato di apartheid israeliano e la sua perpetrazione di crimini razzisti contro l'umanità, tra cui la pulizia etnica e gli atti di genocidio" (http://www.ngo-monitor.org/article/ngo_forum_at_durban_conference_ ). Questo stesso clima continua ancora oggi più o meno chiaro in tutte le sedi internazionali (http://www.israelnationalnews.com/Articles/Article.aspx/14212#.UqgW-_TuKSq ), pienamente abbracciato da funzionari e dirigenti dell'Onu, com'è accaduto anche di recente con la propaganda del direttore dell'UNWRA, Filippo Grandi, a favore di Hamas (http://www.bocchescucite.org/?p=51356 ).

Perché dunque questa complicità personale e organizzativa nei confronti dei nemici di Israele da parte dei funzionari delle organizzazioni internazionali? La risposta è semplice, ma piuttosto agghiacciante: perché sono scelti per questo. UN Watch, la meritoria organizzazione che minitora le politiche dell'Onu e delle sue organizzazioni, ha scoperto il testo della prova usata due anni fa per selezionare i funzionari che dovevano entrare nel servizio comunicazione del consiglio dei diritti umani. La trovate qui (http://blog.unwatch.org/index.php/2013/12/10/is-the-u-n-screening-applicants-by-a-pro-palestinian-litmus-test/ ) e quella che segue è una traduzione mia alla buona:

"ESERCIZIO SCRITTO
I relatori speciali sul diritto a un alloggio adeguato, sui diritti all'acqua e sui servizi igienico-sanitari e sul diritto al cibo hanno inviato lettere di contestazione a Israele sollevando preoccupazioni per la demolizione di case, cisterne e strutture agricole in Cisgiordania durante il 2011. Le ONG e altri attori delle Nazioni Unite li incoraggiano a emettere un comunicato stampa sulle loro preoccupazioni. Allo stesso tempo, la richiesta palestinese per il riconoscimento della statualità è in discussione presso il Consiglio di Sicurezza e dell'Assemblea Generale.
1 . Si prega di scegliere l'esercizio 1.a. o l'esercizio 1.b. [ massimo 700 parole ]:
1.a. Redigere la bozza di una nota informativa per il Capo dello Special Procedure Branch , che vorrebbe consigliare i tre detentori del mandato sui pro e i contro del rilascio di un tale comunicato stampa e la sua tempistica.
Oppure
1.b. Redigere le bozza per gli appunti della dichiarazione orale per uno dei tre relatori (a scelta) da utilizzare, se un giornalista vuole fargli un'intervista telefonica.
2 . Redigere una proposta  iniziale (con argomenti, formato, possibili partecipanti e pubblico, passi necessari, ecc) per l'organizzazione di un evento collaterale su questo tema, da tenersi durante la presentazione delle relazioni speciali all'Assemblea Generale, che potrebbe essere condiviso con gli Stati che potrebbero voler sponsorizzare un evento del genere. [ massimo 1500 parole ]".

E' un documento straordinario, che merita di essere meditato (ne trovate un commento articolato qui: http://blogs.timesofisrael.com/un-political-litmus-test-discriminates-against-pro-israeli-job-applicants/ ). Per essere assunti nell'ufficio stampa del Consiglio dell'Onu per i diritti umani, non bisogna intendersi della discriminazione delle donne o dei cristiani, che avviene in tutto il mondo musulmano, o del problema dei soldati bambini, che infesta l'Africa, né avere idee sulla libertà di parola e di religione, che sono un problema in tutto il mondo e neppure avere una generica abilità di usare la scrittura e i media. No, bisogna essere antisionisti e magari antisemiti, sapere come montare la propaganda contro Israele, in maniera che possa piacere a "gli Stati che potrebbero voler sponsorizzare un evento del genere", indovinate chi... E' una prova che certo riuscirebbe facile per quei personaggi che abbondano nelle Ong, che hanno costruito la loro carriera sull'odio per Israele. Guardate per esempio la vicenda ricostruita qui (http://elderofziyon.blogspot.it/2013/12/anti-israel-spokesperson-from-amnesty.html#.UqgXAvTuKSr ) di Deborah Hyams, "media contact" per quella virtuosa oreganizzazione e certamente considerata "attore delle Nazioni Unite" che è "Amnesty international" . Una prova comunque che non sarebbe certo dispiaciuta a Göbbels, il ministro della propaganda nazista...

Ugo Volli


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