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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Libero Rassegna Stampa
10.12.2013 Quegli ebrei udinesi che contribuirono a fare il Risorgimento
Recensione del libro ' La società udinese e gli ebrei fra la Restaurazione e l'età unitaria' di Emanuele D'Antonio

Testata: Libero
Data: 10 dicembre 2013
Pagina: 31
Autore: Redazione di Libero
Titolo: «Quegli ebrei udinesi che contribuirono a fare il Risorgimento»

Riportiamo da LIBERO di oggi, 10/12/2013, a pag. 31, l'articolo dal titolo " Quegli ebrei udinesi che contribuirono a fare il Risorgimento ".

Alungo, più che di Friuli Venezia Giulia, si poté parlare di Friuli Venezia Giudea. Nell'accurato volume La società udinese e gli ebrei fra la Restaurazione e l'età unitaria (Istituto Pio Paschini, pp. 288, euro 20), Emanuele D'Antonio mostra il peso della comunità giudaica nell'evoluzione politica del Nord-est italiano e nello sviluppo del processo risorgimentale. L'autore, in particolar modo, evidenzia i rapporti degli ebrei udinesi con le istituzioni laiche e religiose durantegli anni che portarono il Friuli dall'appartenenza all'impero asburgico all'adesione al Regno d'Italia. Se le relazioni con le autorità civili furono piuttosto buone (i giudei passarono da un'«emancipazione parziale» sotto gli austriaci a una completa acquisizione di diritti nello Stato italiano), i legami con la Chiesa cattolica furono decisamente più burrascosi. Non mancarono infatti, in quegli anni, numerosi casi di conversioni forzate di ebrei sequestrati ai loro genitori, per attuare i cosiddetti «battesimi per frode». In questomodo la Chiesa palesava la sua avversione alla mentalità giudaica, considerata sintomo di modernizzazione laica e illuministica. E soprattutto svelava il timore, presto dimostratosi fondato, che gli ebrei, partecipando al Risorgimento, contribuissero a demolire il potere temporale del papato.

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