Gentile redazione , devo dire che sono rimasto incredulo e dispiaciuto per certi toni usati sia da voi che da diversi lettori nei confronti di Giulio Meotti . Ho letto e riletto l ' articolo incriminato , definito " operazione indegna " , ma l ' unica cosa indegna che ho individuato sono le uscite sconsiderate di Primo Levi . Quando lo scrittore torinese sostiene : " non c' è differnza tra Begin e Khomeini " oppure quando nel 1982 dichiara di vedere qualche analogia tra quello che sta accadendo e la persecuzione subita dagli ebrei 40 anni prima " , mi chiedo se non siano queste farneticazioni a essere ripugnanti . La verita' non detta di tutta questa faccenda , è una sola : nel 1967 i generali israeliani se ne infischiarono delle direttive millitari del Governo , e diedero vita a un ' escalation militare ben piu' pesante di quella concepita in Libano da Sharon . Dunque perchè i generali del 1967 tornarono a casa da eroi , e Ariel Sharon da criminale ?. Molto semplice , il peccato originale di Sharon era duplice : non era di sinistra , e la sua visione strategica vedeva a privilegiava una alleanza possibile tra la stella di Davide e la Croce in medioriente , piuttosto che un ' alleanza rosso-verde tanto cara alle sinistre . Ecco perche' parti' un circo mediatico mondiale che prima colpi' Sharon e Begin , poi sfocio' nella scia di sangue che tocco' Parigi , Vienna , Anversa , Roma etc ... Primo Levi come va inquadrato in quel perìodo ? Nè piu' ne meno di centinaia di intellettuali di sinistra laici , assimilati , corrosi dal tipico conflitto identitario , usciti dal tunnel dell ' imbarazzo con questa lettera che suona tanto " sono ebreo anche io , ma sono buono e democratico , non confondetemi con quegli altri " . Quindi faccio i miei complimenti a Giulio Meotti per la sua lucida analisi , invito voi di Informazionecorretta a scusarvi con lui , e gia' che ci siamo , inviterei quei 1500 firmatari a chiedere scusa dopo 31 anni per aver firmato quel vergognoso appello .
Sarebbe un gesto di coraggio straordinario
Moshè Karmeli
L'analisi di Giulio Meotti su Primo Levi era traboccante di giudizi del tutto fuorvianti sulla fugura storica, letteraria, personale di Primo levi. Quando il gusto della polemica diventa vivisezione morbosa, oltre a tutto in una ricostruzione parziale e anche errata - come ha fatto notare la storica di P.Levi Anna Bravo - tutta l'operazione diventa inaccettabile. E' quel che abbiamo scritto. Per completezza, abbiamo anche riportato l'opinione di alcuni lettori che giustificano il pezzo di Meotti. Ma noi, che a differenza di Meotti abbiamo conosciuto bene Primo Levi, non potevano non reagire di fronte a un attacco che continuiamo a definire oltraggioso e vergognoso. Anche vigliacco.
IC redazione
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Gentili signori, sono decisamente sconcertato per l'attacco violentemente censorio nei confronti di Giulio Meotti, attacco portato con metodi tipici di quelli che giustamente "Informazione Corretta", di cui sono un assiduo lettore, critica costantemente. Giulio Meotti è uno scrittore intelligente, colto, ha scritto um libro come "non smetteremo di danzare" che mi ha dato le stesse emozioni di "se questo è¨ un uomo", i suoi articoli sul foglio sono spesso pubblicati da questo sito e sono per me fonte di conoscenza fondamentale sull'antisemitismo. Non capisco quindi questo attacco brutale a Meotti, non lo condivido e continueròa leggete IC d'ora in poi con un occhio piùcritico. Di cacce alle streghe ebree ce n'èabbastanza nel mondo perchè si aggiunga anche IC.
Giovanni De Merulis
Fa bene a leggerci con occhio più critico, una regola d'oro che andrebbe applicata con tutti media, IC compresa. Legga la risposta dala al lettore Karmeli, la ritenga indirizzata anche a lei. IC non ha fatto nessuna caccia alle streghe, infatti continuiamo a pubblicare i pezzi di Meotti che riteniamo informino correttamente su Israele. Abbiamo criticato fortemente il pezzo su Primo Levi perchè abbiamo ritenuto che lo meritasse. Che altri non condividano la nostra valutazione - avrà visto in IC di ieri la pagina dedicata ai giustificazionisti - dimostra la nostra attenzione verso chi non condivide le nostre posizioni. Oggi pubblichiamo un saggio di David Meghnagi su Primo Levi. Lo legga, e lo interpreti con un vaccino contro le interpretazioni affrettate e prigiudiziali.
IC redazione