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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
09.12.2013 Cristiani nei Paesi islamici mediorientali
Tra dittature laiche e teocrazie. Commento di Lorenzo Cremonesi

Testata: Corriere della Sera
Data: 09 dicembre 2013
Pagina: 35
Autore: Lorenzo Cremonesi
Titolo: «Essere cristiani in Medio Oriente fra dittature laiche e islamismo»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 09/12/2013, a pag. 35, l'articolo di Lorenzo Cremonesi dal titolo "Essere cristiani in Medio Oriente fra dittature laiche e islamismo".


Lorenzo Cremonesi

I recenti attacchi delle milizie islamiche in Siria contro gli abitanti cristiani dell’antico villaggio di Maalula ripropongono l’annoso dilemma delle comunità non musulmane in Medio Oriente. Intimamente legate alla storia più antica della regione, nel caso cristiano addirittura precedente di sei secoli la diffusione della religione di Maometto, si sentono però minacciate ogni qual volta il fondamentalismo islamico si fa più aggressivo. Diventa allora impellente la tradizionale questione identitaria: come sentirsi parte della comunità locale, senza però essere musulmani? In epoca moderno-contemporanea la risposta più comune è stata l’abbracciare le ideologie laiche quali il socialismo e il nazionalismo panarabo. In altre parole: i cristiani e le altre minoranze hanno spesso trovato nei movimenti politici e sociali non religiosi una valida alternativa alle minacce confessionali rappresentate dai Fratelli Musulmani e dagli altri estremismi di tipo wahabita o sciita. Non a caso il padre fondatore del partito Baath in Siria alla metà del Novecento fu il greco-ortodosso damasceno Michel Aflaq, ex comunista assieme a numerosi altri intellettuali cristiani provenienti dai maggiori centri urbani come Damasco, Aleppo, Beirut, Bagdad, Il Cairo o Gerusalemme e Haifa. Allo stesso modo, tanti cristiani palestinesi hanno visto nell’Olp e nei movimenti della guerriglia armata alla sua sinistra una valida risposta al loro desiderio di appartenenza che non mettesse in dubbio l’identità non musulmana delle loro origini. Non stupisce dunque che oggi si trovino in grande difficoltà nei confronti di Hamas. Così in Egitto i copti trovano naturale allearsi con i militari contro i Fratelli Musulmani. In Iraq la comunità caldea prima di tutte le altre vedeva in Saddam Hussein un ovvio bastione contro gli estremisti sciiti o sunniti. Ma la particolarità dei cristiani in Siria è che non sono solo protetti dai baathisti come avveniva in Iraq. I loro leader sono in verità parte integrante della dittatura di Bashar Assad. In passato questo fu per loro un importante punto di forza. Ma oggi una Chiesa tanto collusa con il sistema di potere rischia la persecuzione sistematica da parte del movimento dell’opposizione armata sempre più dominato dagli integralisti islamici.

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