Come avviene la disinformazione ? Riprendendo notizie di agenzia che citano solo fonti arabe-palestinesi. Su AVVENIRE e il FATTO quotidiano, entrambi a pag.17, oggi, 08/12/2013, due brevi che confermano la non credibilità professionale dei due quotidiani. Poche righe sul FATTO, mentre la breve di AVVENIRE, si diffonde un po' di più. Da notare la citazione "Secondo i suoi famigliari, è stato un cecchino dell'esercito israeliano ad aprire il fuoco, dalla colonia di Bet El. «Un omicidio a sangue freddo», hanno detto": Nessuna indagine, sono i famigliari a dare la versione che viene diffusa poi dalle agenzie arabe.
Ecco i pezzi:
Avvenire- "Ramallah. Ucciso un ragazzino palestinese La famiglia: «Omicidio a sangue freddo» "
Gerusalemme. Non c'era tensione. Non erano in corso scontri. Lui stava Il, davanti alla scuola, nel campo profughi di Al-Jalazon, vicino a Ramallah. Gli hanno sparato alla schiena. E morto così Wajih Wajdi al-Ramahi, 14 anni. Secondo i suoi famigliari, è stato un cecchino dell'esercito israeliano ad aprire il fuoco, dalla colonia di Bet El. «Un omicidio a sangue freddo», hanno detto. È il 26esimo palestinese ucciso dalle forze israeliane nel 2013. Vittime di un conflitto a bassa potenza che i negoziati — ripresi in luglio — non riescono a fermare. Il segretario di Stato Usa John Kerry è ripartito due giorni fa dalla sua missione in Medio Oriente annunciando che israeliani e palestinesi non sono mai stati così vicini alla pace. Da Gerusalemme arrivano valutazioni diverse. Ieri il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman ha dichiarato che la pace è improbabile, perché «la fiducia tra le due parti è pari quasi a zero». Tensioni ci sono state anche sul confine siriano, dove una pattuglia israeliana è stata attaccata con un ordigno: nessun ferito.
Il Fatto quotidiano- "Palestina, israeliani uccidono 14enne"
È stato ucciso davanti a una scuola del campo profughi di al-Jalazun, a Ramallah, il 14enne colpito a morte dall'esercito israeliano. Secondo i testimoni citati dall'agenzia palestinese Maan, nell'area non erano in corso scontri. Per i familiari del ragazzo, il giovane è stato "giustiziato". (La Presse)
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