Riportiamo da REPUBBLICA di oggi, 02/12/2013, a pag. 19, l'articolo di Vincenzo Nigro dal titolo "Netanyahu a Roma avverte il mondo "Non fidatevi delle promesse di Teheran" ".
Bibi Netanyahu con Enrico Letta Hassan Rohani
Bibi all'interno della sinagoga di Roma
ROMA — Lo aveva promesso e l'ha fatto. Benjamin Netanyahu, il primo ministro di Israele, aveva detto «non starò zitto di fronte al mondo se permetteranno all'Iran di costruirsi la bomba nucleare». E ieri sera Bibi ha lanciato i suoi avvertimenti alla comunità internazionale perfino dalla sinagoga di Roma, dove assieme al premier italiano Enrico Letta era riunito per incontrare la comunità ebraica romana per la festa di Hanukkah. Il cuore del discorso di Netanyahu è stato proprio l'Iran, un avvertimento anche al governo italiano che per primo ha mandato un suo inviato (il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli) aTeheran appena dopo l'insediamento del nuovo presidente Rohani. «Non vi fate ingannare dai sorrisi degli iraniani, quel regime appoggia il terrorismo, permette i disastri siriani e riempie di missili Hamas e la jihad». Il premier di Israele lancia un allarme che trova orecchie attente anche in molti governi europei e nella stessa amministrazione americana che ha voluto l'accordo con di Ginevra con l'Iran. Un'intesa provvisoria che allenta le sanzioni in cambio di prime garanzie iraniane sul blocco del programma nucleare. Per Netanyahu «I'eliminazione delle sanzioni contro l'Iran per il suo programma nucleare farà crollare tutti gli sforzi compiuti in questi anni: lesanzionistanno già iniziando a disgregarsi». Nel suo saluto, Enrico Letta ha tenuto conto delle perplessità del collega israeliano, di cui conosce perfettamente il pensiero avendolo incontrato a Roma pochi giorni prima dell'accordo di Ginevra: Letta anzi dice che l'Italia perse-guirà «tutte le strade diplomatiche e farà la sua parte con la comunità internazionale per arrivare alla completa denuclearzzazione dell'Iran". Il discorso di Letta inveritàè stato rivolto soprattutto alla comunità ebraica italiana, che ha esaltato come riferimento morale di tutta la comunità italiana. Una comunità che «apporta un inestimabile contenuto in un Paese come il nostro che troppo spesso fa in fretta a perdere la memoria, mentre deve ricordare di tenere alta guardia rispetto a ogni forma di discriminazione razzismo e xenofobia». Oggi Letta e Nctanyahu guidano le delegazioni dei due governi che si incontreranno a Villa Madama per un bilaterale che porterà accordi importanti fra Italia e Israele nel campo dell'energia, della ricerca scientifica, della cultura e della sanità. Vedremo cosa dirà proprio sull'Iran il comunicato finale che i due premier presenteranno alla stampa.
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