L’Affare Mahathir, 10 anni dopo: gli ebrei dominano il mondo
Commento di Manfred Gerstenfeld
(Traduzione di Angelo Pezzana)
Muhammad Mahathir Jacques Chirac
Dieci anni fa, negli ultimi mesi del 2003, ebbe una vasta eco Internazionale l’Affare Mahathir.
Durante il Summit a Kuala Lampur della Conferenza Islamica, l’allora Primo Ministro Mohamad Mahathir, che ospitava la Conferenza, aveva presentato una relazione nella quale musulmani e ebrei erano i protagonisti di uno scontro mondiale. (1)
Disse: “ Un miliardo e trecento milioni di musulmani non possono venire sconfitti da pochi milioni di ebrei. E noi dobbiamo smettere di pensarlo nel valutare la nostra debolezza o forza, invece di organizzare strategicamente un contrattacco.
Oggi noi siamo molto forti, un miliardo e trecento milioni di persone non possono essere spazzate via. Gli europei hanno ucciso sei milioni di ebrei su un totale di dodici. Ma oggi gli ebrei sono i padroni del mondo per procura. Mandano altri a combattere e a morire per loro”
Mahatir aggiunse: “ Noi non siamo d’accordo con chi pensa che sono sopravvissuti a 2000 anni di pogrom senza combattere, ma solo con l’intelligenza. Hanno inventato e poi diffuso, Socialismo, Comunismo, Diritti Umani e Democrazia in modo tale che perseguitarli dovesse apparire sbagliato, per cui godono di uguali diritti come gli altri. In questo modo hanno oggi il controllo delle nazioni più importanti, loro, un piccolo popolo, sono diventati un potere mondiale.
Non possiamo vincerli solo con i muscoli, dobbiamo usare anche i nostri cevelli “ (2) Una ampia dimostrazione per dire come gli ebrei “ non mirano ad altro che conquistare il mondo”. Mahathir venne applaudito dai presenti alla Conferenza, inclusi i leader dei Paesi musulmani. Il quotidiano Le Monde scrisse in un editoriale “ Queste parole sono moneta corrente nel mondo arabo-islamico, dove vengono prese per veritiere… un forma diretta di razzismo, che diventa pratica normale nella categoria del “dibattito politico “ (3)
Le reazioni alle dichiarazioni di Mahathir furono varie. Molti leader e media occidentali le condannarono. In quanto al mondo musulmano, Richard Cohen scrisse sul Washington Post, riferendosi alla standing ovation ricevuta da Mahathir “ La claque includeva Abdullah, il Principe dalla Corona dell’Arabia saudita, il Presidente del Pakistan Pervez Musharraf, la nostra longa manus in Afghanoistan Hamiz Karzai, e anche Vladimir Putin, che rappresentava una forte minoranza di suoi cittadini musulmani… Ma ciò che colpiva e avvelenava larga parte del mondo islamico non erano gli ebrei di New York o Tel Aviv, ma le loro stesse inette leadership. In altre parole, le stesse persone presenti che avevano applaudito l’intervento di Mahathir. (4)
Poichè il Summit dell’Unione Europea si stava tenendo negli stessi giorni, venne deciso di includere nelle 19 pagine degli interventi finali qualche parola di condanna per le dichiarazioni di Mahathir. La proposta era “ Queste dichiarazioni sono inaccettabili e minano tutti gli sforzi per un accordo inter-etnico e inter-religioso e non devono avere spazio nel mondo civile. Dichairazioni false e antisemite, che offendono sia i musulmani che tutti gli altri” (5)
Ma il Presidente francese Jacques Chirac si oppose all’inserimento nel documento finale, sostenuto dall’allora Primo Ministro socialista greco Costas Simitis. Quale compromesso, venne deciso che la Presidenza italiana del Consiglio d’Europa avrebbe incluso il documento di condanna della dichiarazione sul proprio sito web. (6). La reazione di Mahathir fu quella di sottolineare la posizione di Chirac, ringraziandolo per aver bloccato il documento del Summit dell’Unione europea.
L’importanza dell’Affare Mahathir – oggi purtroppo dimenticato – sta nell’aver esposto in modo chiaro e conciso i punti di vista profondamente anti-semiti presenti nelle élites delle società musulmane e non solo. Non c’è nessun ritegno nell’uso in pubblico delle espressioni più violentemente anti-semite, alcune delle quali di diretta provenienza dai Protocolli dei Savi di Sion, un libro che viene regolarmente ristampato in tutto il mondo islamico.
Mahathir ha così fornito una concreta dimostrazione della corrente principale dell’anti-semitismo islamico, che prima gli analisti facevano fatica a raccogliere da fonti diverse. Può anche servire quale prova centrale di questo tipo di anti-semitismo contemporaneo, che fornisce abbondante materiale anti-ebraico dal mondo musulmano e ne rivela il profondo razzismo.
Un altro aspetto importante dell’Affare Mahathir èche sia avvenuto al Summit islamico. Le sue parole sono state applaudite e poi fatte proprie da molti altri musulmani. Questo prova quanto siano false le rivendicazioni delle democrazie quando affermano che i problemi sono limitati al mondo estremista islamico, quello che predica la jihad, un sinonimo arabo per genocidio.
L’Affare Mahathir ha anche reso evidente quanto sia problematico il rapporto con il mondo culturale delle società musulmane con l’Occidente.
Da almeno dieci anni le prove venute alla luce. Almeno per coloro che vogliono vederle.
(1) Manfred Gerstenfeld, “The Mahathir Affair: A Case Study in Mainstream Islamic Anti-Semitism,” Jerusalem Viewpoints, Jerusalem Center for Public Affairs, 506, 2 November 2003
(2) News Desk, “Dr Mahathir Opens 10th OIC Summit,” The Star, 16 October 2003. (This article contains the full text of the speech.)
(3) “L’editorial du Monde, Antisemitisme,” Le Monde, 19 October 2003 [French].
(4) Richard Cohen, “Return to Wannsee,” Washington Post, October 21, 2003.
(5) Sharon Sadeh, Yoav Stern and Amiram Barkat, “EU condemns Malaysian PM’s remarks on Jews, but no apology is forthcoming,” Haaretz, October 19, 2003.
(6) Italian Presidency of the Council of the European Union, [posted on website] October 16, 2003.
Manfred Gerstenfeld è presidente emerito del “Jerusalem Center for Public Affairs” di Gerusalemme. Ha pubblicato più di 20 libri. E’ stato di recente ristampato il suo libro “ Israel’s New Future” con una nuova introduzione e il nuovo titolo di “Israel’s New Future Revisited”.
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