Un oltraggio a Primo Levi Continua la serie di vignette indecenti di Vauro
Testata: Il Fatto Quotidiano Data: 21 novembre 2013 Pagina: 1 Autore: Vauro Titolo: «»
Continua la serie delle vignette indecenti di Vauro. Sulla prima pagina del FATTO QUOTIDIANO di oggi, 21/11/2013, è pubblicata la vignetta che segue.
Un oltraggio a Primo Levi. Non che Vauro sia il primo a utilizzare titoli o frasi di Levi come slogan per colpire l'attenzione. Ci hanno pensato prima di lui le 'femministe' scese in piazza contro Berlusconi. In quell'occasione, la frase scelta era stata "Se non ora, quando ?". E' l'ennesimo tentativo di banalizzare la Shoah, come se fosse possibile paragonarla ad altri eventi che, per quanto drammatici, non hanno nessun collegamento con il genocidio degli ebrei. Nel caso della vignetta, poi, non è nemmeno ben chiaro quale sarebbe il nesso tra la catastrofe climatica in Sardegna e la situazione di Cancellieri. Ma non è una novità di Vauro, quella di fare vignette indecenti e senza senso. Basta ricordare quella con Fiamma 'Frankenstein' Nirenstein, costata a Peppino Caldarola ('reo' di averla definita per ciò che è, antisemita) una querela con obbligo di risarcimento a Vauro. Qui si aggiunge las decisione del FATTO di pubblicarla, dopo i pezzi di Massimo Fini, il FATTO è ormai il concorrente del MANIFESTO.
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