lunedi` 21 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
19.11.2013 L'alleanza di Hollande con Bibi contro l'Iran
la poltica francese in Medio Oriente

Testata: Il Foglio
Data: 19 novembre 2013
Pagina: 3
Autore: Editoriale
Titolo: «La scommessa di Hollande»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 19/11/2013, a pag.3, l'editoriale dal titolo "La scommessa di Hollande".

Per il Monde il debutto di Hollande nella sua visita mediorientale è stato "timido", non ha condannato con parole dure gli insediamenti israeliani, anzi è stato più vago di John Kerry, il capo della diplomazia della vaghezza americana. Ma sulla questione iraniana, che è quella che più sta a cuore in questo momento alle cancellerie occidentali, visto che domani ricomincia il negoziato sul nucleare di Teheran rallentato proprio dall'intervento di Parigi, il presidente francese è stato tutt'altro che timido. Hollande ha posto quattro condizioni nella trattativa: i siti nucleari devono essere messi sotto il controllo internazionale; l'arricchimento dell'uranio al 20 per cento deve essere sospeso; le riserve di uranio devono essere ridotte; e la centrale di Arak non deve essere costruita. La Francia è l'argine più forte all'interno della compagine euro-americana contro la gran voglia di fare un accordo a tutti i costi con Teheran. C'è lo zampino saudita, naturalmente. Riad ha eletto la Francia come nuovo partner di riferimento dopo il grande sgarbo di Obama sulla questione siriana: ci saranno esercitazioni congiunte tra francesi e sauditi, e già ci sono stati contratti militari molto ricchi siglati negli ultimi mesi. Ma c'è anche un piano - stando a quanto ha raccontato il Sunday Times - di contenimento dell'Iran messo a punto da sauditi e israeliani: è un'alleanza contingente, come è evidente, ma quanto basta per mettere assieme uno schieramento del tutto inedito contro il grande dialogo con Teheran. La Francia, con tutte le sue ambiguità e la sua enorme fragilità, è diventata l'unico interlocutore di riferimento, altro che l'America di Obama.

Pper inviare al Foglio la propria opinione, cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT