Neonazisti ancora su internet cronaca di Guido Ruotolo
Testata: La Stampa Data: 15 novembre 2013 Pagina: 17 Autore: Guido Ruotolo Titolo: «I neonazisti tornano sul web, frasi antisemite contro Saviano»
Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 15/11/2013, a pag. 17, l'articolo di Guido Ruotolo dal titolo "I neonazisti tornano sul web, frasi antisemite contro Saviano".
La fantasia non è mai stato il loro forte: «Il Barone nero», «Italianamente», «Evoliano», «Nonconforme», «Berengario», «Godzilla1», «74Folgore», «Legionario88», «Nemesi». Con questi nickname chattavano sul web: un social forum di farneticazioni razziste e antisemite, la sezione italiana di «stormfront.org/forum», chiusa nel 2012 dal pm romano Luca Tescaroli (che arrestò quattro promotori di quel forum, Daniele Scarpino, Diego Masi, Mirko Viola e Luca Ciampaglia), ma che hanno alimentato attraverso un indirizzo web non italiano. Trentacinque perquisizioni in tutta Italia, con un arresto a Mantova per detenzione di armi da guerra, e la scoperta che due indagati (uno di Rovigo, l’altro di Teramo) frequentano ambienti anarchici. Tanto materiale raccolto, compresi cimeli di guerra, divise delle SS, bandiere con croci uncinate, ritratti di Hitler. Due le ipotesi di reato contestate: la violazione della legge Mancino, diffusione di idee fondate sull’odio razziale e incitamento a commettere atti di violenza, e la diffamazione e minaccia aggravata nei confronti del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, dello scrittore Roberto Saviano e di Carla Di Veroli, nipote di una superstite alla deportazione dei mille ebrei romani del 16 ottobre 1943, Settimia Spizzichino. I nazisti del web individuati dalla Digos e dalla Polizia Postale di Roma sono in parte simpatizzanti di Forza Nuova, in parte cani sciolti (c’è anche uno psicolabile). Insieme a frasi razziste e antisemite, alle minacce contro il sindaco, lo scrittore, la nipote di una sopravvissuta ai lager nazisti, gli indagati avevano rilanciato «su YouTube il video-dal titolo “Il nemico occulto-un documentario sulla questione ebraica”, che riproduceva immagini finalizzate ad accusare gli “ebrei” della crisi economica mondiale - si legge nel decreto di perquisizione del pm Tescaroli - indicando alcuni di loro come titolari di ruoli apicali all’interno di banche e altre istituzioni». Alcune frasi antisemite e razziste degli indagati (quelle meno volgari). Contro il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini: «Questa pazza, nemica della Nazione»; «Sarebbe bello che li accogliesse dove abita lei tutta quella feccia»; «Sicuramente ai lampedusani è stato dato a intendere che l’immigrazione sia una risorsa addirittura»; «Bisogna essere deficienti cronici per averla votata». È il turno dello scrittore Roberto Saviano: «L’ebreo Saviano vuole candidare un nero come sindaco di Castelvolturno». «Nulla di strano per questo razzista sionista che gioì per le violentissime rivoluzioni dei negri a Rosarno, definendo i carnefici eroi d’Italia»; «il solito giudeo coccolanegri che vuole distruggere la razza europea». La colpa di Carla Di Veroli è quella di essere ebrea, nipote di una sopravvissuta ai lager, «infiltrata nelle nostre istituzioni», essendo (ex) assessore per le Politiche culturali nel municipio XI del Comune di Roma.
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