lunedi` 21 ottobre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
14.11.2013 Terrorismo fai-da-te
commento di Federico Steinhaus

Testata: Informazione Corretta
Data: 14 novembre 2013
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Terrorismo fai-da-te»

"Terrorismo fai-da-te "
commento di Federico Steinhaus


Federico Steinhaus, Hassan Nasrallah con Khaled Meshaal

Da diverso tempo gli israeliani sono vittime di isolate aggressioni, quotidiane ed in apparenza tutte individuali e senza alcun collegamento fra di loro. Una persona viene pugnalata in una città, una macchina viene bersagliata da sassi lungo una strada, un’altra persona viene aggredita in una città ancora diversa, un palestinese spara con una pistola lanciarazzi, e così via.

Questo stillicidio è senza dubbio snervante, ma il punto essenziale è probabilmente un altro, ed è politico.

Hamas è paralizzato dalle vicende egiziane, posto sotto assedio anche a seguito delle azioni terroristiche organizzate nel Sinai, alle quali il “nuovo” Egitto militarizzato ha risposto con durezza, indebolito dalla scoperta di svariati tunnel che si infiltrano in territorio israeliano allo scopo dichiarato di rapire israeliani per poi chiedere la liberazione di prigionieri palestinesi.

Hezbollah a sua volta è posto in quarantena dalla guerra civile in Siria e dalle difficoltà che deve affrontare l’Iran, suoi prncipali sponsor politici e fornitori di armi.

In questa situazione Israele gode – anzi godrebbe – di una relativa tranquillità ai suoi confini ed all’interno. Questo duplice vantaggio tattico si tradurrebbe in un ulteriore danno politico per i suoi nemici, già indeboliti da altri fattori.

Da questa semplice analisi, che sicuramente hanno fatto i movimenti terroristici che fino a poco fa costituivano una minaccia mortale per Israele ed ora sono stati brutalmente marginalizzati, emerge l’ipotesi estremamente plausibile che questa serie di micro-attentati, apparentemente operati da singoli palestinesi “esaltati o impazziti” contro persone casualmente capitate loro a tiro, prive di valore simbolico, facciano in realtà parte di un piano preordinato. Se così fosse, si aprirebbe uno scenario nel quale Hamas e Hezbollah sarebbero deresponsabilizzati ed al sicuro da rappresaglie israeliane, mentre la costanza di un pericolo per l’incolumità dei propri cittadini sarebbe per Israele non solo immutata ma anche meno identificabile e più sfuggente.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT