Terrorista palestinese accoltella a morte un soldato 19enne di Tzahal ma i giornaloni, salvo un paio di eccezioni, non ne parlano. Perché ?
Testata: Il Giornale Data: 14 novembre 2013 Pagina: 16 Autore: Redazione del Giornale Titolo: «Palestinese uccide soldato israeliano. Il killer ha 17 anni»
Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 14/11/2013, a pag. 16, la breve dal titolo "Palestinese uccide soldato israeliano. Il killer ha 17 anni".
Eden Atias, accoltellato a morte da un terrorista palestinese
Un soldato israeliano accoltellato a morte mentre era su un autobus fa notizia solo per il Giornale e l'Unità (in un articolo di Udg che non riportiamo e che menziona l'accaduto soltanto nelle prime righe). Silenzio su tutti gli altri giornali. Come mai? Se fosse stato il contrario siamo certi che di spazio se ne sarebbe trovato, anche in prima pagina. Ecco la breve:
Un soldato israeliano è stato ucciso ieri da un giovane palestinese ad Afula, in Galilea. La vittima, Eden Atias, aveva 19 anni, era di Nazaret Illit e si era arruolato solo da due settimane: era su un autobus, in un parcheggio, quando è stato accoltellato a morte. Il suo assassino è ancora più giovane: Hussein Sharf Ghawadra, 17enne della provincia di Jenin, in Cisgiordania. È stato arrestato mentre tentava di fuggire. Per la polizia israeliana è un attentato: il giovane palestinese sarebbe arrivato ad Afula proprio con l’intenzione di uccidere degli israeliani. L’obiettivo-come ha spiegato lui stesso - era di vendicarsi di due suoi zii in prigione in Israele: uno è condannato a tre ergastoli per aver ucciso israeliani; un altro sconta 12 anni per tentato omicidio. Hamas si è congratulata con l’assassino. L’omicidio ha suscitato forte emozione in Israele. Una manifestazione di protesta si è svolta alla stazione dei bus di Afula e parlamentari di destra hanno chiesto a Netanyahu di sospendere la liberazione di 100 detenuti palestinesi nell’ambito delle trattative di pace. Ieri Abu Mazen ha detto che i negoziatori palestinesi si sono dimessi per la mancanza di progressi dovuta all’espansione delle colonie ebraiche. Ma ha aggiunto che i negoziati continuano.
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