Ho letto l'articolo di Ugo Volli sulla "fine dell'impero".
Non mi sento di porre sullo stesso piano l'impero romano con quello americano. Comunque su Costantino e Teodosio (ne sono sicuro, dato che proprio su questi due Imperatori feci anni fa la mia tesi in Storia) le cose non andarono precisamente come descritte da Volli. Costantino lasciò ai cristiani libertà di culto (ispirando al Concilio Vaticano II la "libertà religiosa"), mentre quanto a Teodosio le cose furono ben diverse:
1) Teodosio non si accontentò di lasciare la libertà di culto ai cristiani, ma andò oltre, imponendo il cristianesimo "religione ufficiale dell'impero", mettendosi in tal modo sullo stesso piano dei predecessori, che li perseguitarono ("cristiani ad leones!"). Come ha insegnato Benedetto XVI (card. Ratzinger), il cristianesimo si propone, non si impone;
2) L'episodio citato da Volli della penitenza imposta dal Vescovo S. Ambrogio a Teodosio non fu per quello che Volli - bontà sua - chiama "atto di giustizia", ma un vero e proprio bagno di sangue nei confronti degli abitanti di Salonicco (allora Tessalonica), che si erano giustamente ribellati all'imposizione di un gravoso tributo (anche allora, sotto altro nome, viveva purtroppo quel mostro che oggi va sotto il nome di Equitalia!). Quanto agli Stati Uniti, ricordiamo che nacquero in un contesto antimonarchico (per la pazzia del Re d'Inghilterra Giorgio III), e in conseguenza di ciò impongono sempre la repubblica nei paesi in cui si profila una crisi della Monarchia. Ne fece eccezione nel 1945 il Giappone, per la lungimiranza politica di Mc Arthur, il comandante delle forze armate alleate in Estremo Oriente, che riconobbe in Hiro Hito una vittima della casta militarista che aveva provocato Pearl Harbour e che fu causa poi di Hiroshima e di Nagasaki. Bastò solo che il Mikado rinunciasse alle proprie origini divine. Ma una saggia Monarchia Costituzionale poteva costituire un sufficiente repellente contro la preponderante forza sovietica. Ora mi accorgo di aver fatto (involontariamente) una lezione di Storia, del che chiedo venia.
Shalom.
Mario Salvatore Manca di Villahermosa, Milano
risponde Ugo Volli
Sul primo punto sono d'accordo col nostro gentile corrispondente. Il secondo credo di averlo già chiarito in una mia lettera pubblicata da IC ieri http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=90&id=51319
è vero che Teodosio represse nel sangue una rivolta a Salonicco (era così, col sangue e col terrore che i Romani tenevano l'impero, si pensi alle repressioni in Israele, di cui fa parte anche la crocefissione di Gesù; quando smisero, l'impero crollò. Ma ci fu un'altro scontro in cui Ambrogio difese con la scomunica di Teodosio i teppisti cristiani che avevano incendiato una sinagoga a Callinico nell'attuale Siria e che l'imperatore aveva condannato a ricostruirla a loro spese. Sul terzo punto ho delle perplessità, ma non è il caso di discuterle qui, dato che non c'entrano con Israele ma col Giappone e la monarchia.