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Deborah Fait
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L'ipocrisia della sinistra contro Israele 12/11/2013

"L'ipocrisia della sinistra contro Israele"
commento di Deborah Fait


Deborah Fait       Ali Khamenei

“Israele regime illegittimo e bastardo” parole del capo supremo dell’Iran, Khamenei.

“Se Israele non riuscirà a fare la pace coi palestinesi, verrà isolato dal resto del mondo” parole del segretario di stato Kerry.

“Se Israele non farà la pace coi palestinesi scoppierà la terza intifada” parole dette dal segretario di stato Kerry

Gli israeliani, abituati all’odio iraniano, non si sono troppo scomposti per le parole di Khamenei, sono  più preoccupati dal desiderio irrefrenabile di Obama di trovare un accordo con l’Iran che dalle solite esternazioni di odio dei suoi leader.


John Kerry

Gli israeliani si sono invece scatenati per le affermazioni  di John Kerry, inondando i media  del Paese con lettere di indignazione per la loro cattiveria e  pericolosità. Il Jerusalem Post di oggi dedica un’intera pagina alle lettere di protesta dei lettori contro l’amministrazione Obama che sta strangolando Israele  col ricatto e l’intimidazione.

Israele sta portando avanti un difficilissimo negoziato con i palestinesi cercando di salvare il Paese dalla distruzione che Abu Mazen desidera e, nello stesso tempo,  di non far fallire i colloqui. Non ne uscirà niente, non adesso , non finché l’intransigenza dei palestinesi, avallata dall’America e dall’Europa, non sarà meno inflessibile e fanatica. Netanyahu dimostra di essere un grande statista, un leader in grado di sostenere il peso dei ricatti  americani, delle minacce e boicottaggi europei, del fanatismo arabo palestinese senza mettere in pericolo il proprio Paese, almeno finora. 

Dopo le pericolose e assurde affermazioni di Kerry sulla terza intifada, in Giudea e Samaria stanno scoppiando bombe Molotov come mortaretti contro i cittadini israeliani e una coppia ha rischiato di morire dopo che la loro macchina è uscita di strada colpita da una bomba.
Ma non è di questo che volevo parlare bensì  delle parole e di come vengono interpretate e da chi.


Silvio Berlusconi alla Knesset

Nessun media, che non fosse israeliano, si è indignato per le cose dette da Khamenei o da Kerry, frasi pericolose di odio le une e di minaccia le altre. Tutti però, simultaneamente, si sono scagliati contro Berlusconi per aver detto “i miei figli  come gli ebrei sotto i nazisti”.

Sapete quale è stato il mio primo pensiero?  “Ma che stupidaggine!” e il secondo è stato “ adesso la sinistra antisemita si ammanterà di verginità per dargli addosso” E così è stato. Tutti sappiamo che Berlusconi non è antisemita, tutti sappiamo che, dopo che i vari governi demo-catto-comunisti italiani  ci hanno fatto vedere i sorci verdi come ebrei e come sionisti a causa della loro politica filo palestinese fino al punto di vendere l’Italia al terrorismo di Arafat, i governi Berlusconi ci hanno permesso di rilassarci grazie alla sua sincera amicizia per Israele e alla cessazione degli attacchi indiscriminati contro di esso da parte di ministri e politici vari. Sappiamo che Berlusconi ama la battuta e questo lo porta a dire spesso qualche stupidaggine per risultare simpatico non rendendosi conto, o forse fregandosene,  che  i parrucconi della politica hanno sempre usato le sue gaffe per delegittimarlo e deriderlo.
I media israeliani, meno Haaretz di estrema sinistra,  hanno sempre considerato Berlusconi un amico  e scritto che il suo governo è stato il più filoisraeliano mai esistito in Italia. L’Anti Defamation League gli ha conferito persino un’onorificenza per i suoi sforzi contro il proliferare dell’antisemitismo in Europa.

Io, ebrea, sionista, italo israeliana,   sarò sempre grata a Berlusconi per la sua amicizia per Israele, per questo le sue parole non mi hanno scandalizzata perché so non essere state dette in malafede, forse per ignoranza, forse per superficialità ma non per banalizzare la Shoà. Avrebbe potuto evitarle se si fosse messo a contare fino a 100 ma la storia infinita delle sue gaffe dimostra che quando le pensa le dice e chi s’è visto s’è visto.   Devo ammettere che, anche se  politicamente scorrettissimo, a me era umanamente simpatico proprio per questo.

Mi sono scandalizzata invece per l’ipocrita indignazione della sinistra italiana, da sempre anti israeliana, antisionista, in alcuni casi antisemita, che si è messa a urlare allo scandalo.

Capite? La sinistra che ha sempre portato in trionfo Arafat con tutti i suoi delitti, che ha sempre delegittimato e demonizzato Israele mettendone in pericolo l’esistenza, la sinistra che ha umiliato e offeso Israele  in tutti i modi, che ha sempre difeso il terrorismo, che mandava in Israele i suoi scagnozzi “pacifisti” per sputarci addosso quando morivamo per mano degli assassini palestinesi. La sinistra che spesso e volentieri dà dei “nazisti” ai soldati di Israele che ci  difendono.  La sinistra che sostiene che la capitale di Israele non sia Gerusalemme ma Tel Aviv. La sinistra che spessissimo parla di Israele come “Palestina”, la sinistra che andava a braccetto con i capi di Hezbollah. La sinistra che ha difeso le barche dell’odio che veleggiavano verso Gaza per provocare Israele. Questa sinistra falsa, ipocrita, anti israeliana e spesso davvero antisemita, si è scagliata contro Berlusconi urlando Vergogna!
L’antisemitismo politico, quello seguito ciecamente dalle sinistre  e dalle destre estreme  internazionali è la terza era evolutiva dell’antisemitismo globale. Le prime due sono state l’era dell’antigiudaismo in cui si perseguitavano gli ebrei in quanto giudei e colpevoli dell’assassinio di Cristo e l’era dell’antisemitismo razziale culminato nella Shoà.  La terza era, l’antisemitismo politico, è nata dalle ceneri di Auschwitz,  a causa delle vittorie del neonato Stato di Israele sugli arabi invasori. Gli ebrei non dovevano vincere e visto che vincevano sempre tutte le guerre mosse contro di loro,  andavano odiati poiché niente eccita gli antisemiti più della consapevolezza della capacità ebraica, cioè di un Israele vittorioso, evoluto, culturalmente molto avanzato, con le migliori università, la migliore agricoltura, l’alto tenore di vita nonostante le tante guerre e gli anni infiniti del terrorismo arabo e il disgustoso boicottaggio occidentale. L’invidia che li eccita si trasforma in odio ed ecco che si scatenano le ire dell’antisemitismo globale che si sfoga demonizzando e delegittimando Israele fino, in casi mica tanto estremi, ad auspicarne la distruzione e a difendere  chi potrebbe attuarla come l’Iran. Nel frattempo si consolano proteggendo e idealizzando i palestinesi trasformandoli , da popolo inventato per osteggiare Israele, a legittimi proprietari del territorio, di Erez Israel .

Questa è diventata anche la politica di Obama che, nella persona del suo Segretario di Stato, minaccia e ricatta Israele dimenticando, volutamente,  che il fine di Abu Mazen , come del suo predecessore, è di eliminare lo stato ebraico.  
Questo è pericoloso, questo fa paura, questo può davvero nuocere a Israele e agli ebrei, altro che la stupidaggine de “i miei figli come gli ebrei sotto i nazisti”!
Cerchiamo di non perdere le proporzioni.


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