Angelo Pezzana, Mosè ci ha portato nell’unico posto senza petrolio Libri Raccomandati
Testata: Informazione Corretta Data: 11 novembre 2013 Pagina: 1 Autore: Angelo Pezzana Titolo: «Mosè ci ha portato nell’unico posto senza petrolio»
Mosè ci ha portato nell’unico posto senza petrolio A cura di Angelo Pezzana Bollati Boringhieri euro 8,50
Un’ottima strada per avvicinarsi alla cultura ebraica è cominciare dalle storielle e dalle barzellette. E dopo il successo dell’antologia sullo humour gay Si fa… per ridere, Angelo Pezzana, cofondatore del Salone del Libro di Torino e di FUORI!, primo movimento di liberazione omosessuale, oltre che direttore editoriale di Informazione Corretta dal 2000, si concentra sull’umorismo ebraico, raccogliendo divertenti storielle inedite. «L’umorismo non è rassegnato ma ribelle», scriveva Sigmund Freud nel suo celebre Motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio (1905). È la definizione più sintetica e precisa del Witz, del motto di spirito. Sarcastico e sfrontato, molto spesso provocatorio, spesso travolgente. E quasi sempre di argomento ebraico. Il Witz, spiega Freud, «rappresenta anche il principio del piacere, che sa affermarsi contro le avversità delle circostanze reali». Infatti di avversità gli ebrei se ne intendono. Si potrebbe quasi affermare che con le avversità abbiano maturato una certa empatia. Per carità, commentano i maestri, non scherziamo, ma nella vita ci vuole pazienza e umanità. Ed è proprio vero che dove non c’è umorismo, non c’è umanità. Una raccolta di storielle ebraiche imperdibile da leggere per divertirsi e imparare.
Angelo Pezzana Quest’anno a Gerusalemme. Gli ebrei italiani in Israele. Giuntina
Fra i tanti libri che hanno raccontato la storia di Israele e della sua società un posto di primo piano occupa il bel saggio di Angelo Pezzana che la casa editrice Giuntina ha ripubblicato in occasione dei sessant’anni della nascita dello stato di Israele. Profondo conoscitore della sua storia l’autore, in questo volume imperdibile, racconta l’avventura del sionismo italiano attraverso le vicende di una trentina di ebrei che, dagli anni trenta ai novanta del secolo scorso hanno fatto aliyà diventando israeliani. A differenza degli altri ismi del secolo passato, il sionismo che ha saputo creare anziché distruggere e che ci ha lasciato in eredità l’unica democrazia del Medio Oriente, vive in queste pagine della sua vera luce. Il libro, arricchito da un saggio storico di Vittorio Dan Segre e da una interessante conversazione dell’autore con la giornalista Fiamma Nirenstein intitolata “Cento anni di sionismo”, è un utile strumento per conoscere Israele attraverso le storie di chi ha scelto di viverci.