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Berlusconi il rabbino polacco 07/11/2013

Leggo ora di due notizie apparentemente scollegate tra loro. Berlusconi, che non ha mai avuto il mio voto, afferma che i suoi figli si sentono come gli Ebrei sotto il nazismo, ed un "artista" con il placet di un rabbino polacco ha messo una statua di un Hitler rimpicciolito alle dimensioni di un bambino a pregare nel ghetto di Varsavia, dove gli ebrei, è bene ricordarlo, senza armi né cibo né l'aiuto della "resistenza" locale resistettero più dell'esercito polacco.
Berlusconi, con italica ed ingenua abitudine, mette in mezzo i figli per spiegare quanto sia vittima ed usa un'iperbole citando il nazismo. Iperbole fastidiosa forse, ma nulla più di un'esagerazione.
Personalmente ci vedo un riconoscimento dell'eccezionalità della Shoà, niente può essere peggio del genocidio nazista (almeno spero che non arrivi nulla di peggio...) Il così detto artista ed il rabbino di cui non voglio citare i nomi tanto mi fanno schifo, invece parlano di salutare ed educativa provocazione ... Se fosse vero sarebbe veramente da vomitare, umanizzare l'imbianchino austriaco e parlare di "educazione" piazzando Hitler nel ghetto è un'ipocrisia assoluta. La prossima cosa sarà? priebke alle ardeatine? "Fortunatamente" si tratta solo di ricerca di celebrità spicciola e di qualche soldo.
Quel che accomuna le due notizie è l'uso che la gente fa di noi, sia che si tratti di un Berlusconi ingenuo ed un po' gaffeur, sia di qualche idiota le cui "opere" finirebbero in spazzatura senza un po' di clamore mediatico (per non parlare del rabbino polacco evidente ammiratore del suo compaesano ovadia) All'appello mancano solo i nazicomunisti, i sinistri, come li chiamava la grande Oriana Fallaci.
Sono sicuro che "spareranno" su Berlusconi accusandolo di insensibilità verso gli ebrei, e lo faranno mentre regalano soldi ai terroristi di gaza, rifiutano gli aiuti israeliani (come per il terremoto in emilia) e promuovono il boicottaggio degli ebrei vivi.
Gente... che schifo.
Am Israel Hai

Claudio Tonioni, Novara

Un politico si giudica per la sua azione politica, B. non si è mai vantato della propria statura intellettuale. Come commentiami in altra lettera sullo stesso argomento, B. va  valutato non per la sua cultura, ma come politico. Di fronte  ad alcune affermazioni - tutte egualmente da respingere -c'è la politica nei confronti di Israele e degli ebrei italiani, entrambe positive. Lo stesso non si può dire nei confronti di quella sinistra che oggi si indigna per una frase, ma è sempre stata -e lo è tuttora - con i nemici di Israele.
IC redazione


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