Non ho ancora letto i commenti all'affermazione di Berlusconi nè penso d leggerle, perchè so già di che tenore saranno. Vorrei solo dire che da tempo penso che l'accanimento mediatico e giudiziario contro di lui nasca da un odio viscerale, irrazionale paragonabile solo a quello nei confronti degli ebrei.
E noi ebrei, invece di condannare Berlusconi per aver osato un tale paragone, dovremmo essere più sensibili e più pronti a denunciare tale vergognoso comportamento. Non si tratta qui per chi si vota, ma di difendere la dignità umana calpestata, derisa, di cui noi ebrei siamo il paradigma.
Per questo in questo "ventennio" ho provato simpatia per l'uomo Berlusconi.
Cecilia Nizza, Gerusalemme
Condividiamo le sue riflessioni. B. ' abituato a intervenire su tutto, non si cura se su certi argomenti è informato oppure no, non è la prima volta che su ebrei, Shoah, Mussolini dice della sciocchezze che rasentano e oltrepassano la più totale ignoranza della storia del '900. Si può dire senza tema di smentita che B. non è persona colta, come non lo sono tanti altri imprenditori che vivono solo per i danè. Ma da qui a scagliarsi contro di lui, dimenticando i meriti che indubbiamente ha avuto nei confronti degli ebrei italiani e di Israele in particolare, lo troviamo un comportamente vile, soprattutto qundo viene anche da certi ebrei che abitualmente tacciono su episodi di antisemitimo, quelli sì gravi, che rappresentano la tradizione della sinistra.
Pubblichiamo oggi l'intervista di Fiamma Nirenstein, totalmente condivisibile, e il commento di Mattia Feltri, di solito astiosio nei confronti del cavaliere, che invece analizza l'utima gaffe in modo molto equilibrato.
IC redazione